Bonus facciate, sequestrati crediti da 2,6 milioni per cantieri mai eseguiti in tutta Italia

I finanzieri di Pisa hanno denunciato due amministratori di una società edile con sede nel capoluogo pisano per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Sequestrati 2,6 milioni di euro per crediti d'imposta relativi al bonus facciate e ristrutturazioni edilizie percepite indebitamente.

Le indagini hanno consentito di smantellare un complesso sistema fraudolento, basato sull’emissione da parte di una società di un numero consistente di false dichiarazioni, volte ad attestare fittiziamente l’esecuzione di lavori edili per 3 milioni di euro, in prevalenza per il Bonus facciate, nei confronti di vari condòmini, in realtà mai eseguiti oppure eseguiti per importi nettamente inferiori.

Sono stati fatti specifici sopralluoghi su tutto il territorio italiano, per oltre 45 cantieri dislocati nelle province di Roma, Milano, Monza, Varese, La Spezia, Massa, Lucca, Pistoia, Pisa.

All’esito dei sopralluoghi, i militari rilevavano nella quasi totalità dei condomìni la mancata esecuzione dei lavori, l’assenza di ponteggi ovvero di lavoratori all’opera, nonché la mancata esposizione della cartellonistica prevista a norma di legge attinente all’esecuzione dei lavori.

Oltre al danno la beffa: i malcapitati condòmini, non solo hanno assistito alla mancata esecuzione dei lavori, ma hanno anche sborsato una somma pari al 10% o del 50% nei confronti dell’impresa edile per l’agognata ristrutturazione.

Gli indagati avrebbero conseguito, mediante la presentazione delle false dichiarazioni indebiti contributi sotto forma di crediti d’imposta, mediante il meccanismo dello sconto in fattura.

Nello specifico, il sequestro è stato eseguito sul cassetto fiscale della società general contractor mediante la stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate.

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