Il PRS (Programma Regionale di Sviluppo) della Toscana 2021-2025 è stato licenziato dalla commissione Bilancio del Consiglio regionale, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), con l’astensione delle opposizioni. La proposta passa ora all’esame dell’Aula della prossima settimana (da martedì 25 luglio).
Nel corso della seduta di oggi, martedì 18 luglio, la Commissione ha approvato anche diversi emendamenti, respingendone tre proposti dalla vicepresidente Elisa Tozzi del gruppo misto – Toscana Domani. Altri sono annunciati in discussione in Aula.
Come si legge nell’introduzione scritta dal presidente della Giunta Eugenio Giani, il PRS 2021-2025 “vuole essere un messaggio positivo, di coesione e di speranza, il documento chiave per segnare le linee per la ripartenza della Regione”. Una ripartenza che si prende corpo “attraverso la realizzazione, il potenziamento e lo sviluppo di infrastrutture (per la mobilità, produttive, energetiche, tecnologiche) e di strumenti e processi di innovazione”.
ll Piano Straordinario di contributi e interventi proposto da Giani si basa su quattro assi di transizione: economico/digitale, ambientale/energetica, salute e istituzionale, sui quali dovranno convergere progetti e risorse “con l'obiettivo di offrire una reale prospettiva ai giovani, creare buona occupazione e sostenere la ripresa produttiva attraverso il sostegno alla creazione di nuove imprese ed infrastrutture, alla riconversione ambientale e attraverso cui garantire diritti e servizi fisici e digitali per tutti”.
Per essere veramente motore di ripresa, il PRS deve essere “strumento in cui tutti, Istituzioni, parti economiche e sociali, cittadini si riconoscono e che ognuno, “per quanto è nelle sue disponibilità e competenze, contribuisca a portare avanti puntando, insieme, a fare della Toscana una comunità più dinamica, più competitiva, più solidale e più previdente”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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