La crescita degli agriturismi, + 35% di strutture in dieci anni, è andata di pari passo con l’exploit del turismo nei borghi, nelle campagne e nelle località montane che sono diventate, per chi arriva in Toscana, tra le mete più gettonate. Archiviato un 2022 da record con 5 milioni di presenze nei 5.600 agriturismi regionali, le prospettive per l’estate sono molto positive: + 2,5% di turisti nelle campagne, addirittura + 6,7% nelle montagne dove si attendono il 9% in più di stranieri ed il 5% in più di italiani. A dirlo sono Coldiretti Toscana sulla base delle stime del Centro Studi Turistici di Firenze. A confermarlo è Terranostra, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti con il 90% delle strutture già sold out per i mesi centrali dell’estate, luglio ed agosto, e con un buon livello di prenotazioni per settembre. Gli agriturismi sono una tipologia ricettiva molto richiesta dai turisti spinti dalla ricerca di una vacanza più sostenibile, a contatto con la terra respirando i profumi contadini, che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici, naturalistici o wellness fino alle degustazioni in cantina ed in frantoio e tantissime attività didattiche per le famiglie e per i bambini. Un’esperienza vera, con vista sulla natura, senza rinunciare a comfort e servizi. Le aziende agrituristiche toscane sono campionesse di multifunzionalità: il 69,2% delle aziende agricole che propongono attività connesse è un agriturismo secondo l’ultimo rapporto di Ismea.
Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi toscani mettono inoltre a disposizione – precisano Coldiretti Toscana e Terranostra – oltre 12 mila piazzole attrezzate di sosta ma anche spazi per picnic, camper, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Una tipologia ricettiva, quella delle piazzole che in Toscana è esplosa negli ultimi dieci anni (+455%).
Una scelta alternativa anche per cercare di contenere i forti aumenti che segnano l’estate 2023, dai trasporti all’alloggio, dagli svaghi alla tavola. Indipendentemente dalla destinazione, nell’estate 2023 – rivelano Coldiretti Toscana e Terranostra – il cibo è la voce più importante del budget della vacanza con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola che supera quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – spiegano Coldiretti Toscana e Terranostra – rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia nazionale– precisano Coldiretti Toscana e Terranostra – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale.
Con 5.600 strutture la Toscana è la prima regione in Italia per numero di strutture e ricettività rurale grazie a 87 mila posti letto, 41 mila camere e 2.226 piazzole.
Fonte: Coldiretti - ufficio stampa
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