Polemiche gender a Fucecchio, la risposta dell'assessore Cei a FdI

Daniele Cei

Un processo alle intenzioni basato su falsità e pregiudizi. Così l'assessore alla cultura Daniele Cei definisce l'attacco di Fratelli d'Italia alla presentazione del libro “Cose del gender”, all'interno della rassegna “Notti di mezza estate”, promossa dalla Biblioteca comunale di Fucecchio.

“Per smentire le parole del coordinatore comunale di Fratelli d'Italia Vittorio Picchianti – dice l'assessore Cei – non serve nemmeno cercare le parole giuste, basta utilizzare quelle usate dallo stesso Picchianti. Si smentisce da solo quando afferma che un libro di testimonianze sulle esperienze di ragazze e ragazzi di fronte alla scoperta della propria sessualità non può, di per sé, avere niente di negativo. Allora mi chiedo, ma se il tema del libro non ha niente di negativo e la presentazione del volume non c'è ancora stata, il signor Picchianti la strumentalizzazione dove l'avrebbe vista? L'unica strumentalizzazione effettiva al momento è la sua che ha ottenuto visibilità facendo un processo alle intenzioni. Se proprio teme che ci sia una strumentalizzazione venga il 19 luglio alla presentazione e ascolti i contenuti. Saremmo ben felici se portasse anche il proprio contributo ad un dibattito costruttivo. Altro che deriva radicale del Pd, radicale nel terzo millennio è chi ha paura dei libri e della cultura”.

“La verità, purtroppo per Picchianti, è che siamo di fronte ad un partito, quello guidato da Giorgia Meloni, che a tratti sembra rimasto all'Italia degli anni '60-'70, quella delle battaglie di retroguardia su temi come il divorzio e l'aborto. E invece noi pensiamo che affrontare certe tematiche sia un modo per guardare le diversità come una ricchezza e che questo possa aiutare le persone a confrontarsi con serenità con la propria sessualità. Perché se tutti vivessero la propria sessualità con serenità e consapevolezza sicuramente si eviterebbero tanti fenomeni degenerativi della nostra società come la violenza sulle donne e sui minori, fenomeni che nascono anche dalla repressione dei propri sentimenti”.

“La biblioteca comunale acquista libri sugli argomenti più svariati e trattati dai più diversi punti di vista - aggiunge la direttrice Lisa Sciagrà.- Il tema trattato dal libro in questione è di sicuro interesse in qualsiasi modo una persona la pensi. Si legge per capire meglio, per farsi un’idea più precisa. Non ci sono imposizioni. La proposta per i bambini sarà quella descritta, si leggeranno racconti attinenti ai temi citati come l'amicizia, l'empatia, la diversità, argomenti vasti. In biblioteca le parole non si usano per nascondersi ma solo per capire, conoscere, confrontarsi con la complessità del mondo”.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa

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