Antonio Vermigli non c'è più. Era un personaggio esplosivo, pieno di battute ed ironia, un'allegria che ti contagiava. E' stato l'animatore di Rete Radié Resch, l'organizzazione fondata da Ettore Masina, con sede nazionale a Quarrata in provincia di Pistoia. Ha gettato ponti con l'America Latina della teologia della liberazione, Antonio era amico personale di Frei Betto e di Cardenas. Amico intimo di Lula da Silva, tornato - oggi - Presidente del Brasile dopo aver conosciuto la galera per accusa infondate.
Antonio era vulcanico, dotato di una forza inusuale nonostante il trascorrere degli anni. Al G8 di Genova, Antonio vi arrivò con la Rete Lilliput che era riuscita ad aggregare mondo cattolico e associazionismo laico. Esilaranti i suoi racconti sui vescovi e gli alti prelati. Quando fu presentato a Pistoia L'Agile Mangusta, l'autore Alfio Nicotra - lo volle tra i relatori per spiegare quanto peso ebbero nella sinistra di quegli anni i cattolici del dissenso e i cristiani per il socialismo. Non fu mai di Democrazia Proletaria ma criticamente aderì al Pci grazie anche al suo mentore Ettore Masina che in quel partito era deputato della Sinistra Indipendente. E' stato Antonio ad organizzare la marcia per la pace Agliana - Quarrata ripetuta con successo negli anni. Caro Antonio, noi che siamo ancora qui in terra, anche grazie a ciò che hai seminato, continuiamo a lottare per la pace, la giustizia sociale e la liberazione da ogni oppressione. Un grande abbraccio alla famiglia e agli amici di Rete Radié Resch.
Il sindaco Gabriele Romiti sulla morte di Antonio Vermigli
“Antonio Vermigli è stato un uomo libero, un cittadino che ha preso sul serio la nostra Costituzione, un cristiano che ha seminato amore e inquietudine in questo nostro mondo troppo fermo, troppo timoroso, troppo silente sui diritti universali delle persone. Per la città di Quarrata ha rappresentato una sorta di “ambasciatore di giustizia”, con il gruppo della Rete Radie Resh e della casa della Solidarietà, permettendo alla nostra comunità di ospitare tante persone, protagoniste della vita sociale, politica, culturale e istituzionale in Italia e nel mondo, che hanno conosciuto Quarrata per merito suo. Ci stringiamo in un grande abbraccio alla famiglia e ai figli Tommaso e Adele.
Grazie di cuore Antonio. La tua presenza e la tua testimonianza, frutto della generosità e della speranza che hanno animato la tua vita, non ci dovranno trovare indifferenti di fronte alle tante ingiustizie che ancora oggi pervadono le nostre comunità e il nostro mondo. È una promessa che la comunità di Quarrata si assume e che vogliamo mantenere.”
Fonte: Ufficio Stampa
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