La biblioteca comunale di Ponte a Egola e il centro giovani “Vocintransito” hanno finalmente la loro sede dopo un lungo periodo di vuoto conseguente all’abbandono dei precedenti locali in via 1° Maggio ritenuti dal Comune non più idonei, se non dopo importanti lavori di ristrutturazione, che a detta degli Uffici comunali il proprietario dell’immobile non era disposto ad effettuare.
L'inaugurazione dei nuovi locali ubicati in piazza G.Rossa – anch’essi in locazione – è avvenuta in pompa magna. ll taglio del nastro è stato preceduto da interventi di Assessori, Sindaco, Dirigenti comunali ed autorità religiose.
Purtroppo l’aspettativa dei cittadini presenti è andata delusa quando, dopo aver ascoltato un’ora di discorsi celebrativi, hanno potuto accedere ai locali. Si sono trovati difronte ad un unico ambiente con una superficie insufficiente, una situazione neppure paragonabile a ciò che erano abituati a vedere nella precedente sede di Via 1° Maggio. La Biblioteca e il Centro Vocintransito ora sono collocati in un unico e angusto locale con nessuno spazio per poter effettuare incontri ed eventi culturali come invece era possibile nella vecchia sede.
Si è detto a più riprese da parte dell’Amministrazione comunale che i vecchi ambienti della biblioteca e “Vocintransito” per continuare ad essere usufruiti adeguatamente avrebbero richiesto lavori di ristrutturazione. Visti i risultati del “nuovo” forse sarebbe stato meglio per il Comune investire proprie risorse per i lavori di ristrutturazione della sede di via 1° Maggio, per continuare a poter disporre di locali adeguati alle necessità.
Ristrutturare la sede della biblioteca di Via 1° Maggio sarebbe stato un utile investimento di risorse pubbliche per adeguare un immobile in locazione, come si ritenne di fare pochi mesi addietro quando per ampliare gli spazi a disposizione della scuola Buonarroti il Comune prese in locazione per un anno un fondo commerciale privato e stanziò una somma importante per adeguare i locali ad aule scolastiche. Incomprensibilmente invece per la biblioteca comunale non si è ritenuto di dover investire risorse pubbliche in una ristrutturazione, nonostante la durata della locazione dei locali di via 1° Maggio poteva essere ben superiore ad un anno, cosa che avrebbe consentito di ammortizzare agevolmente la spesa a carico del Comune.
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