Giovedì 6 luglio nell'ambito dell'Estate Fiorentina sarà proiettato alle Gallerie degli Uffizi a Firenze un documentario dedicato a Franco Zeffirelli. Si chiama proprio 'Franco Zeffirelli', è un corto di circa un quarto d'ora realizzato da Matteo Mascotto, scritto con Elena Putignano, prodotto da Matteo Cichero e girato proprio a Firenze. Il direttore della fotografia ha trentacinque anni, vive in North Carolina negli USA ma è fiorentinissimo. Si chiama Fabio Morelli - conosciuto anche col nome d'arte di Fabio Morich - ed è lui a curare l'aspetto visivo e le immagini del corto.
"È stata una bella esperienza, un bell'omaggio a Zeffirelli in occasione dei cento anni dalla nascita" dice Morelli. "Il documentario riassume le opere del regista, è diviso in due sezioni: da una parte si parla della storia personale di Zeffirelli, dall'altra si usa materiale d'archivio, per cui è stato necessario il lavoro con Istituto Luce a Milano e con la Fondazione Zeffirelli".
Il corto è stato girato nella città del Giglio, tra piazza Santissima Annunziata, la Fondazione, piazza del Duomo. Ancora Morelli: "Conoscevo ovviamente Zeffirelli, ma ho avuto modo di approfondire i suoi lavori nel corso della realizzazione del documentario". Un fil rouge ha connesso Morelli e Zeffirelli: "Mi sono sentito legato a lui nell'amore per Firenze, nella sua vicinanza alla città. Questo corto è stata l'occasione ideale per riscoprire il sentimento per il posto dove siamo entrambi nati e cresciuti". Dopo la proiezione del cortometraggio infatti il 6 luglio sarà l'occasione per vedere 'Per Firenze', un documentario su Firenze realizzato da Zeffirelli nel 1966.
Agli Uffizi sarà presente anche Morelli, che attualmente ha staccato dal lavoro per godersi un po' la famiglia ma che ha già qualcosa in serbo: "Ho dei progetti per la fine del 2023, vedremo". Sposato con Patricia García Gil, pianista che ha collaborato al corto su Zeffirelli riproponendo le musiche di Mozart tanto care al regista fiorentino, abita a Greensboro e da ormai due anni vive la realtà del cinema statunitense: "Sono cresciuto molto negli USA, ci sono opportunità e connessioni, in Italia è più difficile emergere".
La carriera di Morelli, però, non è stata solo improntata sulla fotografia: "Ho iniziato davanti la telecamera. Ho fatto l'attore nella scuola di cinema Immagina a Firenze per tre anni, ho fatto teatro, poi sono passato dietro la macchina da presa. Volevo conoscere di più il processo creativo. Ho fatto piccoli documentari che hanno vinto dei premi nel 2019 poi mi sono trasferito". E ora continua a crescere: "Studio ancora molto. Mi piace vedere qualsiasi cosa richiami la mia attenzione, amo la precisione e le geometrie, diciamo che cerco di rubare da artista...".
Intanto però c'è già una buona notizia. Il corto su Zeffirelli è stato selezionato per la finale del Globo d'Oro Film Festival 2023 a Roma, la serata di premiazione sarà il 5 luglio.
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