Sequestrate 786 camicie di alta sartoria con etichetta 'Made in Italy' ma con lavorazioni prevalenti effettuate in Romania. La guardia di finanza di Treviso ha fermato al casello autostradale di Venezia Est il camion che stava entrando in Italia dal confine di Gorizia Sant'Andrea. E' stato proprio il conducente a riferire di trasportare camicie realizzate in un’impresa
tessile rumena, dove le aveva caricate prima di consegnarle alla committente.
Le camicie, già confezionate e pronte per la vendita, valevano sul mercato circa 70mila euro, ed erano accompagnate da un documento di trasporto in cui era specificamente indicato che erano state prodotte nel Paese dell’est Europa.
I due amministratori dell’azienda importatrice, con sede legale in provincia di Arezzo e unità locali tra le province di Milano e Perugia, sono stati dunque denunciati per il reato di falsa indicazione di origine italiana, mentre la società aretina è stata segnalata per responsabilità amministrativa. L’impresa toscana, dopo la convalida del sequestro probatorio, ha rimosso dalle camicie le etichette “Made in Italy”, apponendo nuove etichette “Made in Romania”.
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