"Sono soddisfatto se penso alla spinta propulsiva che viene dai settori economici nella nostra regione. Da quello del turismo, dai servizi, dalla manifattura che sta volgendo verso l’innovazione e la trasformazione tecnologica. Insomma complessivamente ne risulta un’economia toscana ad un livello più alto di quello che si registra a livello nazionale".
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, commenta positivamente gli esiti del rapporto stilato dall’Istituto regionale programmazione economica della Toscana che è stato presentato questa mattina a Firenze a Palazzo Sacrati Strozzi.
"La difficoltà – ha proseguito il presidente – è quella di dover affrontare i rallentamenti burocratici che frenano la nostra capacità di investire e non ci consentono di dispiegare appieno quella funzione di volano che auspichiamo si determini sia con il Piano nazionale di ripresa e resilienza sia attraverso l’utilizzo dei fondi europei. In Toscana abbiamo 8.000 progetti che sono stati sostenuti e finanziati. Più del 90% al 31 marzo sono stati sistemati dal punto di vista progettuale. Contiamo quindi di poterli avviare entro la fine dell’anno. E su questo sono ottimista".
Dopo aver sottolineato che la Regione, attraverso la sua Agenzia regionale per l’impiego sta provvedendo a mettere in campo le politiche attive del lavoro per rispondere sempre meglio alle richieste di professionalità che arrivano dalle imprese.
"Abbiamo – ha aggiunto poi Eugenio Giani – fornito alle imprese opportunità che non hanno mai avuto. Sono 530 i milioni di euro di Fondi Fesr 2021-27 che da qui ai prossimi 5 anni mettiamo loro a disposizione attraverso i bandi che abbiamo iniziato a pubblicare".
È toccato poi al direttore dell’Irpet, Nicola Sciclone, osservare come l’economia toscana resti ancorata ad un sentiero di espansione con il Pil che nel 2022 è cresciuto del 4,1%.
"Anche per quest’anno – ha precisato Sciclone – ci aspettiamo una crescita e così nel biennio 2024-25, anche se in dimensioni più ridotte. Anche l’andamento del mercato del lavoro è positivo. Ha i tratti tipici di una situazione di espansione economica, con una crescita dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Tuttavia i toscani hanno l’impressione di un peggioramento delle loro condizioni di vita rispetto al passato. E’ il frutto dell’aumento dei prezzi che ha eroso il potere di acquisto delle famiglie, limitando i loro consumi. In sintesi siamo di fronte ad un quadro positivo che è però in attesa di un consolidamento e della definizione di una serie di eventi esterni, come un eventuale ridimensionamento delle risorse del Pnnr, che noi non controlliamo".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro