Piazza del Popolo, Guazzini (CambiaMenti): "Sprecata opportunità del Pnrr, nessuna visione organica"

L'Amministrazione diretta da Simone Giglioli ha la singolare proprietà di fare in modo che anche le montagne più alte partoriscano i topolini più insignificanti.

Il Comune ha avuto la possibilità di attingere ai finanziamenti del PNRR per la riqualificazione Piazza del Popolo e Via Conti.

I lavori, secondo quanto dichiarato il Sindaco alla stampa, cominceranno ad inizio 2024, per concludersi entro la scadenza dell'attuale mandato amministrativo e riguarderanno solo una decorosa pavimentazione, certo necessaria, di una Piazza estremamente importante per il centro storico di San Miniato, come la Piazza del Popolo, e una conseguente risistemazione dei parcheggi, su cui invece tutto resta estremamente confuso e nebuloso. Decisamente troppo poco.

Il nostro gruppo consiliare fin dal gennaio 2022 aveva presentato un'interpellanza sull'argomento, per suggerire che si cogliesse l'occasione per sistemare definitivamente, coordinando vari progetti, alcuni problemi del centro storico di San Miniato, e chiedere di avviare un percorso interistituzionale con la Sovrintendenza per l'utilizzazione dei fondi e il coordinamento dei progetti.

Ci fu risposto che questa intenzione c'era, ma lo si sarebbe fatto solo dopo l'effettiva erogazione dei finanziamenti, col rischio, che noi puntualmente rilevammo, che non ci sarebbero stati i tempi tecnici per sfruttare al meglio l’occasione dei finanziamenti del PNRR e fare una ristrutturazione di concerto con gli organi competenti.

Infatti il progetto esecutivo approvato dalla Giunta e sottoposto all'approvazione della Sovrintendenza prevede solo la ripavimentazione in pietra della piazza secondo il modello seguito per Via Ser Ridolfo. A questo progetto, minimale per come è stato presentato dal Comune e non, come si tenta di fa credere, per volontà della Soprintendenza, la Soprintendenza ha dato parere favorevole prescrivendo, tra l'altro, che le lastre di pietra “siano di spessore minimo di 12 cm, poiché per il momento non pare possibile escludere l'uso carrabile dell'intera piazza”, e che tutto il resto (arredi urbani, illuminazione, e in particolare “eventuali sistemazioni esterne relativi ad esercizi commerciali”, “non autorizza l’installazione dei dehors parzialmente visibili nella documentazione di progetto ma per cui non sono forniti elaborati progettuali”).

In altre parole, non è che la Sovrintendenza, come avrebbero voluto farci credere alla Consulta del 25 maggio ha posto un veto alle proposte del Comune perché non era d’accordo, ma non ha potuto valutarlo in quanto incompleto, e c’è una bella differenza.

Dal Comune non è venuta nessuna proposta in grado di essere valutata dalla Sovrintendenza né sul percorso di attraversamento stradale della piazza, né su quegli elementi (panchine, cestini, luci, marciapiedi) indispensabili per fare di una piazza un luogo di aggregazione, né su come valorizzare e rendere fruibili gli elementi di interesse archeologico, né su come omogeneizzare e rendere decorosi spazi pubblici utilizzati dagli esercizi commerciali in modi oggi del tutto diversi gli uni dagli altri.

Ovviamente su questo tema ci sono state reazioni negative di cittadini e commercianti perché il sacrificio dei parcheggi non appare compensato dal recupero di identità della Piazza. L'Amministrazione dice che recupererà i parcheggi persi in Piazza del Popolo tra Piazza Dante e via Garibaldi, anche rivisitando la viabilità in quel tratto; ma verrebbe da domandarsi: se in quelle aree c'è spazio per ulteriori parcheggi, perché non sono stati già fatti?

Anche sui parcheggi si procede a rattoppi uno dietro l'altro. Ora si andrà all'approvazione di una variazione di bilancio, che, per le sue dimensioni e la sua portata, sostituisce di fatto il bilancio preventivo (e in questo modo quello che dovrebbe essere il documento fondamentale di indirizzo e di programmazione dell'uso delle risorse da parte dell'Amministrazione, diventa una vuota formalità, e lo si sostituisce con una decina di provvedimenti parziali che si vorrebbero far passare come adempimenti tecnici formali nel corso dell'anno).

In questa variazione vengono stanziati 50mila euro per un incarico per un progetto sull'ampliamento del parcheggio del Cencione. Ma tutto ciò avviene senza nessuna visione organica del tema dello sviluppo delle aree di sosta, e senza ad esempio, collegare questo tema a quello dell'evoluzione della ZTL, che è partita ormai da un anno con tutte le criticità che sono state più di una volta evidenziate, e che, tra l'altro, non ha minimamente risolto la questione delle soste selvagge, né nelle aree limitrofe alla ZTL, né all'interno della stessa ZTL negli orari in cui essa non è attiva.

Riassumendo, l'Amministrazione Comunale sta sostanzialmente sprecando una grande opportunità legata ai fondi del PNRR; è incapace di esprimere una visione sull'insieme dei temi della valorizzazione della città storica di San Miniato; procede per buche e rattoppi sul problema delle aree di sosta e della ZTL, rifiuta pervicacemente ogni confronto politico, sia con le forze presenti nel Consiglio che con la cittadinanza.

Al punto in cui siamo ha senso chiedere un cambiamento di marcia nell'indirizzo dell'Amministrazione o un cambiamento di Amministrazione?

Manola Guazzini, capogruppo gruppo consiliare CambiaMenti

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