“Il presidente Stella vuole mettermi in contraddizione col sindaco Nardella, verso il quale esprimo la mia profonda fiducia e il mio sostegno rispetto al suo operare”. Il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, ha aperto così – ieri, martedì 13 giugno – la sua risposta in Aula a un’interrogazione in merito “alle dichiarazioni rese dal sindaco Nardella sugli affitti brevi nell’area Unesco a Firenze”, presentata da Marco Stella (Forza Italia). “In forza di quale atto amministrativo – chiedeva tra l’altro Stella nell’interrogazione – a partire dal primo giugno viene impedito ai nuovi locatori di alloggi turistici ubicati nell’area Unesco del centro storico di registrarsi presso il Servizio online Imposta di soggiorno del Comune di Firenze”.
“Mi sembra improprio portare questa interrogazione in Consiglio regionale – ha proseguito Giani –, la Regione non ha alcuna competenza in merito agli affitti brevi. Le competenze sono del Comune e dello Stato. Le prese di posizione del sindaco, i suoi indirizzi, pongono una questione che sta nelle leggi nazionali. Il sindaco cerca strumenti comunali di intervento quali il Piano operativo per evitare che un ingiustificato ampliarsi degli affitti brevi possa allontanare la residenza dal centro storico. Non posso che apprezzare e condividere questo sforzo. I centri storici devono avere residenza viva. Gli sforzi di Nardella sono comprensibili e più che legittimi. La Regione non può fare niente – ha concluso Giani –, lo strumentario regionale non lo permette”.
“Da questa risposta ho capito tre cose – ha replicato Marco Stella –: qualcuno ha assegnato al presidente della Giunta un’interrogazione su una materia che non rientrava tra le sue competenze. Secondo: il sindaco non lo può fare. Terzo: non ci sono gli atti conseguenti all’enunciazione di principio del sindaco. Al sindaco contesto di aver fatto un’enunciazione su un tema importante, che muove un settore economico importantissimo. Credo che Nardella abbia fatto un grandissimo errore, politico, normativo, legislativo, anche nei confronti della città. Ora a Firenze si sono fermate le compravendite fra privati, le agenzie immobiliari lamentano che non si sa se l’atto c’è o non c’è. La competenza regionale c’è: come Regione abbiamo una responsabilità, perché quel sito eroga il codice identificativo regionale. Quest’Aula – ha proseguito Stella – ha la responsabilità di richiamare i sindaci a limitarsi agli atti normativi che possono fare. Qui si tratta di un tema che non riguarda assolutamente il Comune. Ci sono famiglie che hanno stipulato un mutuo. E questo mentre il ministro per la prima volta ha aperto un tavolo con tutti. Trovo molto grave che un sindaco di grandissima esperienza come quello di Firenze abbia voluto far passare un’enunciazione di principio per un provvedimento amministrativo”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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