Fatture false verso società 'apri e chiudi', sequestro da 3,2 milioni di euro

Per frode fiscale dell'Iva e occultamento di scritture contabili è stato operato il sequestro di 3,2 milioni di euro a una società fiorentina del settore del fashion e 21 ditte individuali di proprietà di imprenditori di origini cinesi.

La guardia di finanza è intervuta perché la società si sarebbe avvalsa di imprese apri e chiudi, riconducibili a soggetti cinesi, con breve operatività e ingenti debiti con il fisco. La collaborazione avrebbe permesso di risparmiare sui costi di produzione e confezionamento dei capi di abbigliamento e accessori.

In alcuni casi avrebbe utilizzato fatture ritenute soggettivamente inesistenti poiché provenienti da soggetti (le ditte cinesi “apri e chiudi”) diversi dal reale fornitore; in altri casi la stessa società di moda avrebbe predisposto ed emesso le fatture al posto delle ditte fornitrici, risultate prive di una vera e propria struttura organizzativa, con le quali aveva stipulato generici contratti di sub-fornitura che, secondo l’ipotesi sinora emersa, sarebbero stati volti a schermare il sottostante reale rapporto di dipendenza lavorativa delle maestranze cinesi.

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