Il Comitato promotore del Referendum Salviamo Firenze ha inviato diffida al Sindaco Dario Nardella perchè provveda all'adempimento di un atto dovuto, quale il via libera alla raccolta delle firme considerato il termine per il decreto di autorizzazione, ormai scaduto il 2 giugno scorso. Il referendum ha l'obiettivo di tutelare la città dalla bolla immobiliare che, oramai da anni, distorcerebbe il mercato delle abitazioni nel capoluogo fiorentino.
"Il solo organo che può far sospendere l'iter referendario è il Collegio degli Esperti", sottolineano Alberto Mariani e Massimo Torelli, del comitato promotore del Referendum, "quindi non c'è nessuna dichiarazione a mezzo stampa e nessuna delibera di auto-osservazioni della Giunta che si possano ritenere un motivo valido alla mancata pubblicazione dell’atto che autorizza il processo di raccolta delle firme”.
“Siamo di fronte ad un'inaccettabile tattica dilatoria e a una lesione di un diritto democratico , per questo abbiamo trasmesso la diffida a procedere anche al Prefetto" chiarisce Alberto Mariani, “occorre tutelare il diritto di espressione dei cittadini su un tema tanto delicato, mettendoci nelle condizioni di poter iniziare la raccolta delle firme, perché l'estate non aiuta e tutto dovrà svolgersi prima della fine della consiliatura, quindi entro pochi mesi".
Gli atti della Giunta (dalle delibere, alle recenti dichiarazioni, fino al mancato “decreto” per le firme) sono in tutto e per tutto un'iniziativa figlia del timore della partecipazione cittadina, promossa dal Comitato promotore del referendum che, con decine di gazebo in città nei prossimi mesi, avrebbe favorito (e favorirà) il confronto tra i cittadini e le cittadine su in tema di cui la città vuole parlare, come i prezzi dell'abitare a Firenze o la difficoltà di trovare un alloggio dignitoso.
"Se fossero realmente convinti che le politiche urbanistiche vadano profondamente riviste le azioni da parte della Giunta e del Sindaco sarebbero certamente diverse, al di là della polemica con il Governo, basato su iniziative del Comune di Firenze evidentemente insufficienti a contrastare il fenomeno" sottolinea Torelli. "La partecipazione popolare stimolata dalla nostra iniziativa potrebbe essere un vantaggio per lo stesso Consiglio comunale. Pensare di sostituirla con comunicati e conferenze stampa non è solo miope, ma inaccettabile e sbagliato".
Per questo il Comitato referendario Salviamo Firenze rilancia l'appuntamento alla cittadinanza di venerdì 9 giugno in Piazza de’ Ciompi alle 17.00 dal titolo molto chiaro "Nardella perchè hai paura e blocchi la partecipazione popolare? Facci Firmare. Noi ci contiamo”
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