Fine maggio 2023. All’attenzione della sindaca di Empoli, Brenda Barnini, del senatore Dario Parrini e del dr. Jacopo Mazzantini, segretario federale del PD.
Ancora intorno alla Multiutility, al gassificatore di Marcignana e a voi, nostri rappresentanti politici ed istituzionali. Per marcare la distanza dai vostri comportamenti sarei tentato di usare la forma di cortesia, dandovi del lei. Mi trattengo da farlo.
Mi rivolgo alla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, per farla almeno riflettere su quanto ha fatto, non da sola, ma in buona compagnia. Come penso e giudico questa vicenda lo sapete. Ho definito la Multiutility un “bertuello giuridico”, per dare un’immagine di dove avete portato i vostri cittadini, anzi, in mano a chi avete messo le tariffe loro fondate su di un bene in regime di monopolio naturale come l’acqua e di conseguenza il servizio idrico. Nel bertuello si entra, ma non si esce più! E questo passo non è come mi fu detto uno sbocco obbligato per Publiservizi. Questo sbocco lo avete voluto e cercato, non essendo obbligatorio come esperienze diverse dimostrano in Toscana e ben oltre.
Questo è il tesoro vero che sfugge dalla democrazia locale e va in una multiutility che deve produrre utili per gli azionisti e andare in Borsa per avere un riscontro che non può che essere finanziario. Bravi, avete introdotto la finanziarizzazione dell’acqua! La stampa scritta e la rete ci fanno sapere che “tutto va bene, madama la marchesa! L’amministratore delegato (?)che spartisce utili è il dottor Alberto Irace che ben conosciamo. È quel signore che a Marcignana, in una storica assemblea contro il gassificatore, chiuse affermando che il progetto sarebbe andato avanti comunque! Su go-news foto e facce soddisfatte della distribuzione di soldi… nostri! Non si tratta di una supposizione da parte mia, ma di qualcosa di cui avete bisogno per indorare il “guaio giuridico” che continua a farci vedere di che pasta sono “loro” e di quale bonomia siete stati voi. Basta leggere quanto segue. Fu reso pubblico l’articolo a pag. 30 del documento fondativo della Multiutility dove si scriveva e si condivideva, fra le altre cose, quanto segue: “l’accordo deve prevedere formule che impediscano il formarsi di una maggioranza contraria a Firenze.”
Segnalato il fatto mi fu detto che era un refuso, che sarebbe stato cancellato! Già questo non metteva a favore dei sindaci della nostra zona ed anche del Pd e del Senatore Parrini, che post mia segnalazione mi aveva assicurato: “Ciao Varis molto in breve penso che come sempre nella storia di questo territorio bisogna organizzarsi per impedire egemonismo fiorentino sul piano delle idee e su quello giuridico, ci stiamo lavorando, lo strumento è quasi pronto, la volontà politica non manca, e ci riusciremo anche stavolta.”
Caro Senatore e cari sindaci cosa ne pensate della lettera del 25 maggio di Alia in risposta al Gruppo sinistra comune del Consiglio comunale di Firenze? Il Gruppo chiedeva l’accesso agli atti della Multiutility. La risposta è a disposizione di chi la volesse conoscere. Io l’invierò ai destinatari inconsapevoli di quanto hanno fatto! Succo: “il diritto di accesso dei consiglieri comunali previsto dalle leggi … può riguardare gli uffici comunali, le aziende speciali e le società di gestione dei servizi pubblici in cui il Comune abbia partecipazione totalitaria oppure maggioritaria”! Quante sviste, quanta ignoranza giuridica dalle nostre parti! Non solo avete portato i servizi, come quello idrico, l’acqua, santa e preziosa come la vita, fuori da qualsiasi confronto elettorale preventivo a meno di un anno dalla vostra scadenza. L’avete portata via dalle future generazioni, spesso ricordate e amate in un fuffigno di parole senza valore. Ma la forma scelta, o subita, per mano fiorentina, sminuisce fino ad annullare il ruolo e la funzione dei consiglieri comunali che saliranno prossimamente le scale dei loro comuni. Dite loro che intorno all’acqua non si può andare!
Non avranno accesso su forme e decisioni che la riguardano la gestione della rete idrica. Avete espropriato i veri proprietari del governo di una risorsa che è un paradigma del senso di responsabilità e di buon governo di chi è stato eletto, pro tempore, alla cura del benessere dei cittadini e del mondo vivente.
A Jacopo Mazzantini e al Senatore vorrei far notare che il recente voto, non buono in Toscana, non è dato dal fatto che abbiamo perso comuni, ma che non siamo riusciti a riprenderli! Il senatore sa molto bene che da anni “perdiamo” in questa Regione capoluoghi e non. Avere messo l’acqua nelle mani della finanza ed è, per questa zona, di una gravità assoluta, forse irrimediabile, non avete operato con cautela e prudenza, né conoscenza! La novità negativa, caro Mazzantini è per voi quella del ballottaggio nel comune di Campi Bisenzio dove un ruolo decisivo l’hanno avuto anche gli elettori che si erano presentati con una lista che assumeva nel messaggio quelle che il senatore Parrini definisce fregnacce! Sì parco no aeroporto no inceneritore. E a Campi è stato perso il Comune. Un suggerimento da parte di un cittadino che ha “un avvenire dietro le spalle” e che spesso da adolescente ha segnato al biliardo i punti della goriziana: “calma e gesso!
Varis Rossi
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