“Padre Coraggio”, Vincenzo Agostino, grazie alla collaborazione del gruppo Scout AGESCI Empoli 2 e di Libera, il giorno 30 maggio, ha incontrato gli studenti del Liceo “Il Pontormo”. Con la storia di un uomo, di una famiglia, che da trentaquattro anni chiede verità e giustizia sul barbaro assassinio del figlio Nino e della giovane nuora Ida, vittime di un attentato mafioso il 5 agosto 1989, ha emozionato più di duecento studenti. Le sue parole sono state accolte dal silenzio commosso di tutti i presenti, che si sono fatti carico del messaggio di passione per la giustizia, di determinazione nella ricerca della verità.
Nino Agostino era un agente della polizia di Stato in servizio a Palermo, dava la caccia ai latitanti mafiosi di quegli anni, lavorava sotto copertura nei servizi segreti; sulla sua uccisione e quella della giovane moglie, dopo tanti anni non è ancora emersa la verità, quella verità sui responsabili del crimine che il padre Agostino e con lui la moglie Augusta Schiera, finché è vissuta, chiedono con tenacia.
Accompagnato dal nipote Nino, nato lo stesso giorno dell’uccisione dello zio a distanza di dodici anni, Vincenzo Agostino ha dato agli studenti un esempio di cittadinanza attiva, di difesa della legalità, attirando il loro interesse, in un silenzio di totale empatia, toccando le loro coscienze. Ha stabilito un contatto tra la storia della propria famiglia, quella di tante altre vittime di mafia e il presente, lasciando un’eredità che dia ai giovani consapevolezza di quanto sia importante non cadere nell’indifferenza e combattere per quegli ideali di giustizia e libertà che tanto suo figlio Nino, fin da ragazzo, amava e diffondeva.
Fonte: Ufficio Stampa
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