Amianto nell’impianto, operaio si ammala. Tribunale: "Inps dia i benefici"

Il Tribunale di Firenze ha condannato l'Inps a concedere a un operaio i benefici amianto che gli consentiranno di andare in pensione prima del tempo previsto. L'uomo, originario del senese e impiegato come addetto agli impianti di manutenzione Enel di Castel del Piano, ha contratto una patologia asbesto correlata dovuta all'esposizione ad amianto.

Lo rende noto l'Osservatorio nazionale amianto a cui l'operaio si è rivolto dopo che l'Inps aveva rigettato la sua domanda. Per anni l'uomo, così è riuscito a dimostrare il suo avvocato, ha lavorato nelle centrali geotermiche occupandosi degli impianti di manutenzione a Castel del Piano, ed è stato esposto all'amianto e si è ammalato.

Stando alla legge chi è stato esposto all'asbesto durante la via lavorativa e abbia contratto una qualsiasi patologia legata al minerale può andare in pensione prima del tempo. Si spiega da Ona che l'operaio "ha scoperto di aver contratto le placche pleuriche nel 2014 e, a distanza di 9 anni, è ancora costretto a lavorare". Ora con la sentenza del Tribunale "andrà in pensione e potrà avere anche una maggiorazione sull'assegno mensile: l'Inps dovrà rivalutare il periodo contributivo dal giugno 1991, da quando è iniziato il rapporto di lavoro con Enel".

"Con verosimile probabilità - si legge nella motivazione firmata dal giudice - gli ispessimenti pleurici bilaterali sono la conseguenza della esposizione ad asbesto e pertanto sono da considerare espressione di malattia professionale". Perciò "il beneficio contributivo consegue all'accertamento di una qualsiasi malattia correlata all'asbesto".

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