Comparto specializzato a disposizione anche della collettività. Sono infatti 3 i militari specializzati appartenenti al Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale di Livorno che, a seguito di attivazione del Dipartimento di Protezione Civile, hanno raggiunto le zone alluvionate mettendo a disposizione la loro professionalità, in ausilio al personale dei Vigili del Fuoco, per fornire supporto alle operazioni di soccorso a assistenza alle popolazioni colpite dall’ondata di maltempo che, a partire dallo scorso 15 maggio, ha interessato diverse città romagnole.
Nei 7 giorni d’impiego molteplici sono stati gli interventi effettuati, tutti contraddistinti dal comune denominatore di portare, innanzitutto, in salvo le persone intrappolate dall’acqua che aveva raggiunto i piani più bassi delle abitazioni, di consegnare loro cibo e medicinali, nonché nell’attività preventiva, anche notturna, di controllo del territorio per evitare potenziali fenomeni di sciacallaggio.
Sul piano emotivo, particolarmente “sentita” dai militari è stata l’assistenza offerta ad una persona disabile che, durante il
pattugliamento, a piedi, delle strade dell’abitato di Faenza, quasi completamente sommerso dall’acqua, è stata individuata e tratta in salvo dalla propria abitazione dove era rimasta completamente bloccata, e la cui vita, se non veniva individuata e soccorsa per tempo dai Finanzieri, avrebbe potuto sicuramente avere un epilogo diverso.
I Nuclei Sommozzatori, con quasi 70 anni di storia alle spalle, inseriti all’interno dei Reparti Navali del Corpo della Guardia di Finanza, sono una specialità del Comparto Aeronavale nata nel lontano 1953 da una piccola aliquota di militari scelti per le eccellenti qualità psico-fisiche. La selezione avviene presso la scuola nautica del Corpo di Gaeta e prevede una fase concorsuale interna nella quale gli aspiranti sommozzatori vengono selezionati per le loro qualità fisiche. Segue poi un pre-corso di circa 30 giorni attraverso il quale gli istruttori preparano al meglio gli allievi subacquei alla successiva fase, di altri 6 mesi, che si terrà a La Spezia, presso il Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare Italiana, terminata la quale, dopo intense attività addestrative, i finanzieri di mare conseguono il Brevetto Militare di Operatore Subacqueo in Servizio di Polizia (c.d.O.S.S.P.).
Nel costante mutamento del nuovo ed esclusivo ruolo di “Polizia del Mare” affidato alla Guardia di Finanza, i sommozzatori sono chiamati ad assolvere diversi compiti istituzionali tra cui il contrasto ai traffici illeciti via mare effettuando mirate ispezioni subacquee alle navi spesso utilizzate per occultare le sostanze stupefacenti, servizio in ordine e sicurezza pubblica, nonché la tutela del patrimonio artistico e culturale attraverso mirate immersioni in zone di particolare interesse archeologico.
Non da ultimo c’è anche un costante impegno per la salvaguardia della vita umana in mare e ricerca di persone scomparse; ed è per l’appunto proprio in questo scenario che i Sommozzatori della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Livorno hanno operato.
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