Le api promuovono la qualità dell’ambiente circostante la discarica di Serravalle Pistoiese. I primi risultati del biomonitoraggio denominato Capiamo, presentato ieri pomeriggio al Comitato cittadino per la discarica di Fosso del Cassero, sono dunque del tutto confortanti e non evidenziano alcun impatto dell’impianto su aria, acqua e terreni adiacenti.
Analizzato il lavoro di 180 mila api su 28 km2
Nell’aprile del 2022, il gestore della discarica, Herambiente, in collaborazione con Apicolturaurbana.it (realtà specializzata in progetti di biodiversità ed educazione ambientale), ha attivato un biomonitoraggio volontario con api in una vasta area attorno all’impianto, per aggiungere un livello di sicurezza ulteriore ai controlli già normalmente previsti per legge. Il progetto Capiamo, appunto.
Sono così stati posizionati 3 alveari per complessive 180 mila api, per loro natura vere e proprie sentinelle ambientali h24. Questi preziosi insetti, infatti, entrano quotidianamente in contatto con un numero enorme di matrici ambientali molto diverse. Basti pensare che un’ape bottinatrice (deputata cioè alla raccolta di nettare) visita in media 2.000 fiori al giorno, in un raggio di 3 km dall’alveare.
Quindi, nel caso di Serravalle, sono stati possibili circa 18 milioni di micro-campionamenti ogni giorno su un’area di circa 28 km2. Ai fiori si aggiungono l’acqua in diverse forme (pozzanghere, fiumi, rugiada, ecc.), la resina degli alberi e, naturalmente, l’aria.
Le sostanze presenti nell’ambiente si accumulano quindi all’interno dell’alveare, sulle api stesse e sui loro prodotti (pane d’api, cera e miele), rendendo facile e veloce il recupero di campioni altamente rappresentativi da analizzare. Campioni da cui si può valutare la presenza in ambiente di agenti inquinanti quali pesticidi, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici, nell’aria. Tutti parametri che, se rilevati in concentrazioni significative, indicherebbero la presenza di condizioni tali da generare potenziali danni all’ecosistema.
Fra aprile e ottobre 2022, il lavoro delle api è stato costantemente monitorato attraverso campionamenti su cera, pan d’api, miele e sulle stesse api bottinatrici. I campioni sono poi stati analizzati da un laboratorio indipendente. In aggiunta a ciò, gli operatori di Apicolturarbana.it hanno periodicamente controllato il comportamento e lo stato di salute della comunità di insetti. Infatti, i segnali di un eventuale danno ambientale sono individuabili nell’immediato, principalmente grazie a due indicatori: l’alta mortalità nel caso di insetticidi e la presenza di residui che si possono riscontrare nei corpi delle api o nei prodotti dell’alveare (per esempio, a causa della presenza di sostanze inquinanti come i metalli pesanti).
Nei giorni scorsi è stato elaborato il rapporto del primo anno di monitoraggio, presentato in anteprima al Comitato cittadino e da oggi disponibile anche sul sito www.herambiente.it. Lo studio, anche al di là degli aspetti strettamente legati alla discarica, ha fornito indicazioni preziose sullo stato di salute dell’ambiente circostante.
Gli esiti del monitoraggio: nessun impatto della discarica sull’ambiente circostante
L’insieme delle indagini svolte ha evidenziato la completa assenza di contributi riconducibili alle attività svolte presso il sito impiantistico. Per tutti i contaminanti monitorati (metalli pesanti, pesticidi e idrocarburi policiclici aromatici) sono state rilevate concentrazioni inferiori ai limiti di quantificazione o di poco superiori; dunque, del tutto in linea con aree su cui non insistono impianti di discarica.
Già iniziata la seconda campagna di monitoraggio: risultati nel 2024
Terminata la prima campagna di monitoraggio, le api sono già da qualche settimana tornate al lavoro negli alveari della discarica. Per il 2023, infatti, è previsto un secondo studio del tutto simile al precedente, i cui risultati saranno disponibili nella primavera del 2024. In questo modo si avrà un set di dati più profondo, in grado di confermare le prime risultanze o evidenziare eventuali scostamenti rispetto alla situazione esistente.
Romagnoli: “Un ulteriore elemento di tranquillità”
“Leggo molto positivamente questo monitoraggio “, spiega Francesco Romagnoli, Presidente Comitato cittadino per la discarica del Cassero. “Si tratta di un ulteriore elemento di tranquillità per i cittadini nella gestione certamente delicata di un impianto come la discarica di Serravalle”.
Ramonda: “Uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità”
“Siamo innanzitutto molto lieti del primo esito del monitoraggio, che evidenzia l’assenza di impatto della discarica sull’ambiente circostante”, spiega Andrea Ramonda, Amministratore Delegato Herambiente. “Al di là delle risultanze tecniche però, crediamo che questo monitoraggio volontario possa rappresentare uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità, su un tema di cui comprendiamo bene la delicatezza e l’importanza per tutti i residenti”.
Fonte: Gruppo Hera
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