Nella realtà aumentata di un gioco i protagonisti coprono grandi distanze con un balzo e riescono persino a rallentare il tempo per riuscire a compiere la loro missione. Al contrario nella vita reale, tra lavoro ed impegni personali, siamo spesso “in riserva” sia in termini di tempo sia in termini di energie fisiche e mentali: nelle nostre famiglie entrambi i genitori lavorano, gli anziani sono più numerosi e di frequente non riusciamo ad accedere ai servizi di cui avremmo bisogno.
Per supportare questi momenti che contano GSK Italia ha stabilito che a partire dal 1 aprile di quest’anno:
- Il secondo genitore possa godere di un congedo pari a 18 settimane pienamente retribuito (con una rilevante integrazione salariale rispetto a quanto previsto dalla legge) per occuparsi dei figli nel primo anno di vita. Ciò vale anche in caso di adozione o affido;
- Ciascun collaboratore possa godere fino a 20 giorni l’anno di congedo totalmente retribuito (6 volte oltre le previsioni di legge) per prendersi cura di familiari stretti in gravi condizioni di infermità, che determinino un bisogno di assistenza.
Questi innovativi congedi, così come già definito nel 2020 da GSK Italia per tutti gli altri congedi parentali, saranno riconosciuti in base ad una concezione inclusiva ed affettiva del nucleo familiare.
Il nuovo, duplice istituto, che riguarda anche tutti gli altri paesi del mondo dove l’azienda è presente, è stato illustrato in diretta nei giorni scorsi ai circa 4300 dipendenti italiani presenti su tutto il territorio nazionale, nella sede direzionale di Verona, nello stabilimento di Parma, nella consociata ViiV e nella sede di Siena e Rosia, con un webinar durante il quale vi sono state le testimonianze di alcune persone dell’azienda e di alcuni ospiti esterni sui propri “momenti che contano”.
“Con questa decisione vogliamo far sì che tutti i nostri collaboratori possano concentrarsi sulle persone che amano in momenti chiave della vita. – Ha sottolineato Alfredo Parato, Human Resources Country Head di GSK Italia. - Una maggiore possibilità di dedicarsi alla cura sia dei figli sia dei familiari pensiamo sia importante per tutti. Inoltre, siamo convinti che la concreta opportunità di condividere questi momenti favorisca ulteriormente lo sviluppo della leadership al femminile; infatti, tali compiti sono ancora una prerogativa tipicamente femminile. L’impegno aziendale in questa direzione vuole essere anche un aiuto concreto affinché ciascuno possa realizzare i propri sogni: i dati ci dicono che in Italia a fronte di un desiderio espresso di avere 2 figli, il tasso di natalità medio è pari a 1,25! E quando parlo di questo percorso con colleghi di altre aziende o associazioni di categoria – ha concluso Parato – sono fiero di sentirmi rispondere che GSK è oggi l’azienda più avanzata nel settore in questo ambito”.
I nuovi congedi si inseriscono all’interno di una serie già ricca di iniziative a sostegno della genitorialità e dell’assistenza alla famiglia che GSK offre ai propri collaboratori. Nella sede di Siena e Rosia sono ad esempio attivi da anni percorsi di sostegno al rientro dalla maternità, campi estivi per i figli dai 4 e 13 anni di età, convenzioni con asili nido esterni e un asilo nido aziendale interno. È stato inoltre istituito un fondo di solidarietà, cui i dipendenti aderiscono volontariamente con una quota mensile e che l’azienda raddoppia e mette a disposizione di colleghi che attraversano periodi di grave difficoltà familiare, collaboratori cui vengono destinate anche le campagne di donazione ferie che l’azienda apre periodicamente, il tutto nel pieno rispetto della riservatezza degli interessati. Completa questo quadro la possibilità per il collaboratore, laddove la mansione lo permetta, di ricorrere allo Smart Working al 50% del tempo su base mensile, permettendo così un miglior bilanciamento e gestione degli impegni personali e familiari.
GSK è presente in Italia dagli inizi del 900 e le sue attività sono andate progressivamente a coprire l’intera filiera industriale con ricerca, produzione, commercializzazione locale ed esportazione di farmaci e vaccini in oltre 100 paesi di tutto il mondo. Attualmente GSK Italia occupa 4.290 persone di 57 nazionalità diverse con il 64 per cento di laureati ed il 47,2 per cento di donne che ricoprono ruoli dirigenziali.
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