Sequestrati al porto di Livorno 49 scooter che erano diretti in Senegal

L'operazione di Adm e carabinieri, sequestrate 8 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi. Una persona denunciata per traffico illecito


Scoperto un carico contenente quasi 50 scooter, in partenza dal porto di Livorno e diretto in Senegal. Questa l'operazione dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di Livorno unitamente ai militari del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica - Nucleo Operativo Ecologico di Grosseto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno, che a seguito di un’approfondita analisi documentale e della verifica del carico destinato in Senegal, hanno sottoposto a sequestro circa 8 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi classificati EER 160104.

Il carico, dichiarato "motori scooter, accessori e parti di ricambio", era in realtà costituito da 49 motocicli, evidentemente fuori uso in quanto non più marcianti; tant’è vero che venivano rinvenuti privi degli avantreni, asportati con taglio netto e accatastati all’interno del container. Gli operanti hanno inoltre verificato che i motocicli in questione, tutti provenienti dal circuito della rottamazione, risultavano ancora completi di tutte le parti, comprese quelle attinenti alla sicurezza dei mezzi, quali freni, dischi, sospensioni, ammortizzatori e telai.

A tal proposito, la normativa di riferimento per la rottamazione dei veicoli fuori uso (D.lgs. 209/2003), consente il commercio delle parti che attengono alla sicurezza dei veicoli unicamente attraverso soggetti iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione. L’esportatore, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi, in violazione dell’art. 259 co.1 del D.Lgs 152/2006 (Testo Unico Ambientale), è risultato essere un cittadino di nazionalità senegalese ma residente in Italia, titolare di partita Iva nell’ambito del commercio di autovetture e simili.

Il sequestro e le indagini tutt’ora in corso, in stretta sinergia operativa tra N.O.E. Carabinieri, ADM e Procura della Repubblica di Livorno, sono tese a individuare ulteriori coinvolgimenti di altri soggetti nella vicenda.

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