Completati i lavori al Teatro dell'Oriuolo

A 300 metri dal Duomo riprende vita il Teatro dell’Oriuolo chiuso da quasi 30 anni e in stato di abbandono: buttate giù le strutture fatiscenti ricoperte di amianto, negli spazi riqualificati trova ora posto una nuova piazza-giardino ‘zen’, in attesa dell’apertura del nuovo Teatro delle arti digitali. Un intervento che triplica l’area non edificata a vantaggio di verde e spazi aperti grazie alla demolizione di 2200 metri cubi (circa 300 mq), principalmente nell’area della ex platea. Il Teatro si è rivelato impossibile da mettere a norma a causa della fatiscenza delle strutture esistenti, che sono state quindi demolite andando a ricreare l’originario spazio aperto adatto ad allestimenti e manifestazioni. L’intervento ha previsto un impegno  complessivo di 600mila euro, di cui circa 150mila euro per le demolizioni e 450 per il recupero. Al completamento dei lavori, seguiti dai Servizi tecnici del Comune, erano presenti oggi il sindaco Dario Nardella e l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci.

“Un intervento di riqualificazione edilizia con un enorme valore culturale e ambientale - ha detto il sindaco Nardella -, che recupera spazi abbandonati da restituire alla cultura con un nuovo teatro digitale sul modello di quelli newyorkesi e una nuova area verde. Un’operazione che alleggerisce i volumi nel cuore dell'area Unesco creando una piazza per la fruizione culturale e dando vita a un progetto innovativo in Italia, che avrà la caratteristica unica di essere a due passi dal Duomo di Firenze, di essere integrato con la biblioteca delle Oblate e di trovare nell’arte digitale la chiave di ripartenza per un luogo culturale abbandonato”.

“Entrare in questi spazi riqualificati dopo aver visto lo scempio che erano diventati nel corso degli anni è davvero una gioia enorme - ha detto l’assessora Meucci -. Questa luce ritrovata, questo silenzio a due passi dal Duomo e questo potenziale culturale e ambientale che abbiamo attivato con l’intervento appena completato mi riempie di orgoglio. Ho seguito passo passo i lavori e l’impegno di tutti i tecnici coinvolti, che ringrazio per la passione condivisa nel ridare vita a questo luogo. Ora potrà essere pubblicato l’avviso per raccogliere l’interesse di privati alla gestione e ridare finalmente accesso ai cittadini a questo meraviglioso pezzo di città incastonato tra piazza Duomo e la Biblioteca delle Oblate, che realizza un intervento di rarefazione edilizia liberando spazio a verde in pieno centro storico”.

La piazza-giardino copre un’area triplicata rispetto a quella originaria grazie all’abbattimento degli oltre 300 mq di baracche realizzati negli anni 50, mentre nei locali della ex scena nascerà il ‘digital teatrum’: un luogo fisico attrezzato con strumentazioni digitali per consentire a cittadini e visitatori di sperimentare direttamente le arti digitali senza la mediazione di uno schermo. Al centro del complesso si trova ora il giardino, visibile dalla porta esterna per invogliare cittadini e visitatori ad affacciarsi all’interno e scoprire il teatro rinato. Anche i colori sulla parte alta della facciata, ottanio e malva, sono stati pensati per lanciare un segnale visivo tra i merli di cinta e le mura finalmente riportati alla luce. Tutto l’edificato originario, infatti, è stato recuperato con un’operazione di demolizione delle strutture fatiscenti in muratura che nel corso dei decenni avevano quasi interamente coperto la struttura del teatro con pedane, sottotetti, soppalchi e divisioni interne.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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