Trent'anni dalla strage dei Georgofili, la commemorazione a Firenze

Uno scatto dopo l'esplosione in via dei Georgofili

L’archivio dell’associazione “Tra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili” si fa mostra. Sui documenti del fondo donato nel 2018 dall’associazione al Centro di documentazione “Cultura della legalità democratica” della Regione, trentasei faldoni di copie di atti che ripercorrono i processi dal 1993 al 2017, già digitalizzati e consultabili con le procedure e i limiti imposti dalla legge,  solo una selezione, con annotazioni dell’avvocato di parte civile  Ammannato, dei centocinquanta metri lineari di carte di tre diversi dibattimenti per altrettanti gradi di giudizio, è stato infatti costruito un racconto in diciassette pannelli (e testimonianze video dell'epoca) della strage e della sua storia giudiziaria e sui misteri, le incertezze e le opacità che ancora la accompagnano. “Spunti e appunti da un’indagine ancora in corso” è, non casualmente, il sottotitolo: dalle cronache sui giornali subito dopo l’ esplosione all’avvio delle investigazioni, dal ruolo dei tabulati e dei collaboratori di giustizia alla svolta offerta dalla testimonianza di Gaspare Spatuzza, che del gruppo di fuoco che imbottì di esplosivo il Fiorino che provocò la strage fece parte, fino alla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia.

La mostra, ospitata a Palazzo Strozzi Sacrati in piazza del Duomo 10 a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale toscana,  sarà inaugurata il 26 maggio alle 13.30 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30 e il sabato solo la mattina, di nuovo dalle 10 alle 12.30. L’accesso è gratuito.  Si prenota telefonando allo 055.4385616 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13).

La mostra è comunque solo una delle iniziative in programma per ricordare la strage (e non solo commemorarla): per riflettere e per provare a capire. Sono passati trent’anni e la Toscana infatti non dimentica né vuole dimenticare.

Era una quiete notte di maggio quando con il tritolo della mafia si consumò nel 1993 l’attentato: sotto la Torre dei Pulci, in un angolo tranquillo ed appartato del centro storico di Firenze, tra l’Arno, gli Uffizi e l’Accademia dei Georgofili. Era il 17 maggio: le 1.04. Un boato squarciò il silenzio della notte e Firenze si trovò in un attimo nel mezzo di una guerra feroce, iniziata l’anno prima con l’uccisione del parlamentare Salvo Lima e dei magistrati Falcone e Borsellino (nel mezzo di una trattativa con la mafia cercata dallo Stato o spezzoni dello Stato).  Morirono in cinque: Angela Fiume e il marito Fabrizio Nencioni, lei custode dell’Accademia e lui ispettore dei vigili urbani, morirono le loro figlie Nadia e Caterina di appena nove anni e soli due mesi. Vivevano nella Torre del Pulci, ridotta ad un cumulo di macerie. Morì lo studente universitario fuori sede, di Sarzana, Dario Capolicchio.  Altre quarantotto persone rimasero ferite.

Una strage, con danni ingenti anche alla Galleria degli Uffizi che sarebbero stati ancora più grandi se il Fiat Fiorino imbottito di esplosivo fosse stato parcheggiato pochi metri più in là. E da allora, tutti gli anni, la Regione, parte civile in tutti i processi, continua a tenere accesi una fiaccola e un riflettore su quell’attentato, di cui sono noti gli esecutori e i mandanti interni ma non i concorrenti esterni a cui quella stagione di destabilizzazione poteva essere utile e magari l’hanno suggerita. Lo fa assieme all’associazione dei familiari delle vittime.

Il dibattito al Cinema La Compagnia
Così, accanto alla mostra, la Regione ha deciso di organizzare per il trentennale, il 26 maggio  dalle 9 alle 13 al Cinema “La Compagnia” in via Cavour a Firenze, un incontro e dibattito dal titolo “La strage di via dei Georgofili: un racconto lungo trent’anni. Giustizia, memoria, verità: valori che contano per le nuove generazioni”.  Un’iniziativa per e assieme ai ragazzi delle scuole medie e superiori: la storia di un’indagine mai conclusa e l’attualità della recente cattura del boss della mafia Matteo Messina Denaro, latitante per trent’anni e mandante della strage.

Sul palco per tutta la prima parte ci sarà il giornalista (oggi de La7) Andrea Purgatori, noto per le inchieste e i reportage sulla strage di Ustica e gli “anni di piombo”, che ripercorrerà il contesto di quegli anni ed intervisterà il colonnello dei Ros dei Carabinieri, Lucio Arcidiacono, che il 16 gennaio scorso, in una clinica di Palermo, ha catturato Denaro. La seconda parte dell’incontro sarà invece occupata da una serie interviste, preparate dalla redazione di Intoscana.it, tra banchi di scuola e il mondo dell’associazionismo toscano. Tema: legalità, antimafia, giustizia e partecipazione.  E a proposito di partecipazione, con l’occasione sarnno presentati anche i risultati del progetto “Le parole che contano”, che su quei temi e parole chiave ha raccolto immagini e voci nelle scuole toscane.

Non mancheranno videoclip  con il ricordo di testimoni di quella notte. Gli studenti del laboratorio teatrale del liceo scientifico Da Vinci interpreteranno “Sguardi di guerra in tempi di pace” di Eugenio Nocciolini. Al termine della mattinata l’intervista al conduttore televisivo, regista ed autore Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, palermitano di nascita, attivista da sempre della lotta alla mafia e le ingiustizie sociali.

Parteciperanno il presidente della Toscana Eugenio Giani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazeo, l’assessore alla legalità dell Toscana Stefano Ciuoffo e la collega al Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime Luigi Dainelli, Tina Montinaro presidente dell’Associazione Quarto Savona 15 (che prende il nome dall’auto blindata del caposcorta di Falcone, Antonio Montinaro), la presidente del Parlamento degli Studenti della Toscana Maria Vittoria D’Annunzio e i giovani ragazzi genovesi del progetto EnigMalavita e Andrea La Torre, ideatore del movimento studentesco “Attivamente”.

L’iniziativa è ad ingresso libero. Era obbligatoria la registrazione su Evenbrite e i posti praticamente sono già quasi tutti esauriti.

Il convegno
Nel pomeriggio del 26 maggio, sempre al Cinema La Compagnia in via Cavour a Firenze, si svolgerà il convegno “Trent’anni dalla strage: verità storica e verità processuale”, a cura dell’associazione “Tra i familiari delle vitime dlel strage di via dei Georgofili” con la collaborazione  e il contributo di Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana.  Partecipano l’avvocato Danilo Ammannato, portavoce dell’associazione, Pietro Grasso, già procuratore antimafia e presidente del Senato, Antonino Di Matteo, già componente del Consiglio superiore della Magistratura, il procuratore capo della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi, il procuratore capo della Repubblica di Pisa Alessandro Crini, il giornalista dell’Espresso Enrico Bellavia e i colleghi di Report Rai Tre Paolo Mondani e del Corriere della Sera Ferruccio Pinotti.

La commemorazione
L’anniversario sarà ulteriormente celebrato, a cura dell’associazione “Tra i familiari delle vittime” alle 21 nell’Arengario di Palazzo Vecchio a Firenze.  Poi alle una di notte la partenza del corteo con i gonfaloni di Comune, Regione e Città metropolitana e i labari delle associazioni di volontariato, con la deposizione alle 1.04 della corona di alloro sul luogo dell’attentato. La mattina cuscini di rose saranno deposti sulla tomba della famiglia Nencioni alla Romola nel comune di San Casciano in Val di Pesa  e a Sarzana sulla tomba di Dario Capolicchio.

Gli appuntamenti sul territorio
Altre iniziative per ricordare la strage di via dei Georgofili coinvolgono il territorio. Alcune sono in corso ed altre si sono già svolte. Il calendario completo è pubblicato sul sito della Regione.

Tra quelle ancora visitabili e a cui si può partecipare ci sono la mostra su “La stagione stragista, 1993 le bombe di Firenze, Roma e Miliano” di Gianluca Braccini, a cura di Arianna Cannalicchio, alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici a Firenze, fino al 28 maggio,  e la mostra fotografica e mostra di acquarelli di Luciano Guarnieri “27 maggio 1993” all’Accademia dei Georgofili, visitabile fino al 15 giugno.

Il 19 maggio alle 17 due sale della biblioteca fiorentina Oblate saranno intitolate a Giovanna Maggiani Chelli, compianta e battagliera presidente dell’associazione dei familiari delle vittime scomparsa nel 2019, e a Dario Capolicchio: prevista una performance della ragazze del gruppo di scrittura creativa.  Il 20 maggio alle 17 nella biblioteca comunale di San Casciano in Val di Pesa sarà presentato il libro “Sventrati. Vivere-sopra” di Tiziana Giuliani (e poi ancora alle 17 del 26 maggio alla biblioteca Thouar di Firenze e alle 11 del 27 maggio alle Oblate). Sempre il 20 maggio, ma al teatro Mcl de La Romola (frazione di cui la famiglia Nencioni era originaria e dove è sepolta), alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Io sono stato” di e con Ivan Di Noia e Romina Ranzato di Barabao Teatro. A Palazzo Vecchio a Firenze, nel Salone dei Cinquecento, dal 20 al 27 maggio sarà esposto l’”Albero della vita”, opera del maestro Andrea Roggi.  E poi ancora: il 22 maggio alle 10 performance teatrale “La classe dei banchi vuoti” alla scuola Kassel in via Svizzera a Firenze (riproposta il 29 maggio alle 10 alla scuola Barsanti in via Lunga e il 20 maggio alle 10 al Cinema La Compagnia), il 22 maggio alle 10.30 l’inaugurazione dei pannelli a ricordo della strage nel parco fiorentino intitolato a Nadia e Caterina Nencioni, il 22 maggio alle 18 alla biblioteca delle Oblate la presentazione del libro “Georgofili, una ferita lunga 30 anni” di Francesco Nocentini.

Il 23 maggio alle 10 l’Accademia dei Georgofili ospiterà l’incontro “L’attentato all’Accademia dei Georgofili e l’impegno contro le mafie”: interverrà anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani.  Sempre il 23 maggio, alle 17, giovani studenti di Calenzano ricorderanno le vittime nell’auditorium Tomassi del plesso “Arrigo da Settimello” in via Mascagni.

Nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze il 25 maggio alle 10.30 si inaugura la mostra progetto fotografico “Unaezeroquattro”, l’ora dell’esplosione, di Paolo Cagnacci e Matteo Cesari. Alle 16 invece, all’Accademia dei Georgofili, ci sarà l’incontro con i volontari e le associazioni di volontariato che nella notte della strage si adoperarono per il recupero di libri, materiale d’archivio e opere d’arte dispersi tra le macerie e prestarono soccorso alle vittime. La sera alle 21, al teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa, un’iniziativa con Pietro Grasso, già procuratore antimafia e presidente del Senato, il colonnello dei Ros Lucio Arcidiacono e Daniela Chironi della Normale di Pisa, autrice del libro “Le bombe del ‘93”.   Il 26 maggio alle 18.15  i giornalisti del quotidiano “La Repubblica” ricorderanno la notte della strage, con il contributo musicale di Dnilo Rea e l’intervento video di Stefano Massini. Il 31 maggio a Limite sull’Arno la scuola dell’infanzia sarà intitolata a Nadia e Caterina Nencioni.

 

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