Il Consiglio regionale consegna targa all’attivista georgiana Nana Malashkhia

Il Consiglio regionale ha ricevuto l’attivista georgiana Nana Malashkhia nell’ambito delle Giornate dell’Europa. Ad accoglierla il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo e il presidente della commissione Politiche europee e relazioni internazionali Francesco Gazzetti che ha voluto questa iniziativa insieme all’Ufficio di presidenza. Durante l’incontro è stata consegnata a Nana Malashkhia una targa del Consiglio regionale.

Nel darle il benvenuto il presidente Mazzeo ha definito Nana Malashkhia “il volto simbolo delle proteste contro la legge filorussa sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’”. “Le immagini che la ritraggono farsi scudo con la bandiera dell’Europa - ha proseguito -, resistendo agli idranti della polizia, rimanendo in piedi davanti alla folla, sostenuta anche dagli altri manifestanti, l’hanno resa un’icona di libertà. Quello che mi ha colpito in quella scena era proprio quello che la bandiera europea rappresenta: libertà, democrazia, diritti civili e stato di diritto. Tutte cose che a volte noi diamo per scontate, ma non è così in gran parte del mondo, infatti la Georgia vorrebbe far parte dell’Unione europea e come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un anno fa: la Georgia con la sua storia millenaria ha contribuito alla famiglia della civiltà europea ed è del tutto naturale che aspiri a entrare nella Ue. L'Italia, e da oggi possiamo dire anche la Toscana, ne sostengono il percorso europeo e attendono i necessari passi da parte della Commissione europea".

“L'Unione europea non è perfetta - ha proseguito Mazzeo -, ma non esiste alcun luogo al mondo con così tanta speranza, opportunità, libertà, democrazia. Non dobbiamo sottovalutare ciò che rappresentiamo, ciò che abbiamo raggiunto e ciò che dobbiamo ancora raggiungere. Nana Malashkhia quella sera dell’8 marzo in piazza ha difeso questi valori. Valori di cui noi siamo orgogliosi e che la Toscana è pronta a promuovere in ogni parte del mondo”.

“L'indifferenza – ha concluso il presidente dell’Assemblea legislativa - è il peso morto della storia. In Georgia come in Ucraina. Dopo oltre settant’anni di pace, abbiamo rivisto le devastazioni nel cuore dell'Europa, le vite spezzate, l'attentato recato alla libertà e indipendenza di un Paese, che immaginavamo appartenessero a un passato remoto. E invece da un anno rivediamo drammaticamente tutto questo in Ucraina. L’Europa è la speranza di chiunque al mondo sogna pace, diritti, democrazia e libertà. Per questo tendiamo la mano a chi come il popolo georgiano vuole far parte del più grande progetto di pace, democrazia e speranza del mondo: l’Unione europea”

Il presidente Francesco Gazzetti ha ringraziato l’Ufficio di presidenza e tutti i membri della commissione Politiche europee e relazioni internazionali che erano presenti in sala Gonfalone insieme a consiglieri regionali di ogni schieramento politico e poi ha aggiunto rivolgendosi a Nana Malashkhia: “Vogliamo dirti che sei qui per una volontà condivisa e una decisione ponderata, sei qui perché molte persone hanno pensato sia una cosa giusta e la presenza di tanti consiglieri regionali ne è la dimostrazione. Un’iniziativa che un momento di incontro e di ascolto. La tua immagine è andata molto oltre l’aspetto fotografico. Quello che accadrà in Georgia dipende dalle scelte democratiche di questo paese. Noi ti abbiamo vista, e abbiamo visto quello che è accaduto in quella piazza, e abbiamo capito quello che hai fatto e lo vogliamo evidenziare come momento di condivisione. Un gesto il tuo che non ci ha lasciati indifferenti”.

“Spesso si utilizza l’espressione odiare l’indifferenza – ha proseguito il presidente Gazzetti -, noi non vogliamo odiare nessuno, noi vogliamo evidenziare che ci sono dei valori e dei principi che devono essere rispettati ovunque. Come Consiglio regionale, come commissione Europa e come Ufficio di presidenza abbiamo voluto dare un segnale, che siamo molto attenti alle cose che accadono in Europa, perché ne facciamo parte, perché vediamo nell’Europa un’opportunità, ma siamo molto attenti anche a quello che accade all’esterno”.

Il presidente della commissione Europa ha concluso raccontando di avere scelto personalmente la scritta, in latino, incisa sulla targa. “Una lingua antica che ci unisce - ha spiegato – rappresenta un messaggio. Una frase incisa su una moneta coniata a Livorno attribuita a Claudio Rutilio Namaziano che può essere tradotta in ‘hai riunito diversi popoli in una sola Patria’. Siamo popoli e patrie con identità diverse, ma il nostro sogno è condividere ed essere sempre più uniti e connessi. Le preoccupazioni di un popolo sono le preoccupazioni di tutti noi”.

L’attivista georgiana Nana Malashkhia ha ringraziato i presidenti Mazzeo e Gazzetti dell’invito e si è detta emozionata e gioiosa, “perché i vostri cuori sono stati toccati dal messaggio del popolo georgiano espresso nella mia azione”.

“La mia azione disinteressata in quel giorno - ha proseguito - rifletteva la convinzione della maggioranza del popolo georgiano che la libertà, la democrazia e altri valori fondamentali, su cui si basa l'Unione europea, sono valori che vogliamo difendere e per i quali siamo pronti a combattere. Oggi, l'idea nazionale che accomuna la maggioranza dei georgiani, che è l'89% della popolazione, è l'integrazione nell'Unione europea e nella NATO. Per noi l'Unione europea significa sicurezza, pace, protezione della nostra identità nazionale, diversità culturale, sviluppo, prosperità, magistratura indipendente, libertà dei media, tutela dei diritti delle minoranze, elezioni eque e libere”.

“Con la sua cultura, la Georgia appartiene alla famiglia europea, con la sua storia, ha sempre studiato verso la famiglia europea. La Russia di oggi è una minaccia esistenziale per noi, ma nonostante questa minaccia, siamo pronti a lottare per i valori democratici e aspirare a diventare parte della famiglia dell'Unione europea. La Russia ha lanciato in Georgia una guerra dell'informazione e un'intensa campagna di propaganda per screditare i valori europei in nome della ‘protezione dei valori tradizionali della famiglia e dell'identità culturale’. La guerra non provocata contro l'Ucraina ha reso ancora più chiare le intenzioni dell'aggressore”.

“A marzo - ha concluso Nana Malashkhia - i georgiani, in particolare le giovani generazioni, hanno salvato il Paese dalla strada russa che portava all'autocrazia. Credo che nessuna minaccia esterna possa costringere i georgiani a rifiutarsi di unirsi alla famiglia europea. Oggi più che mai è necessaria l'unità per proteggere la libertà e la democrazia, e per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto. La lotta per i valori di libertà e indipendenza continua”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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