È dedicato ai “Corpi InTRANSigenti” delle persone lesbiche, gay, bisessuali e bi+, trans*, queer, intersex e asessuali il Toscana Pride 2023 che si terrà sabato 8 luglio a Firenze.
Un atteso ritorno nel capoluogo toscano a sette anni di distanza da quella prima volta che portò per le strade della città una marea arcobaleno sull’onda di un ritrovato ottimismo dopo l’approvazione di una legge, seppur non soddisfacente, sulle unioni civili. Un tempo nel quale è cresciuta la coscienza della società civile sui temi LGBTQIA+ ma nulla è stato prodotto dalle politiche nazionali che con questo Governo sono ancora più ingiuste e violente nei confronti della comunità arcobaleno a cui non viene riconosciuta pari dignità e cittadinanza.
“Quest’anno, il Manifesto del Toscana Pride realizzato dall’illustratrice Luchadora che ringraziamo, lancia un messaggio chiaro e forte a chi ci odia – spiega Vincent Vallon portavoce del Toscana Pride – ed è questo: noi non abbiamo paura. Occuperemo le piazze con i nostri corpi disobbedienti alla norma e questo sarà il nostro atto politico, di lotta e di resistenza. Oggi, come ai tempi di Stonewall, affermiamo la nostra intransigenza, la nostra indisponibilità ai compromessi e alle mediazioni al ribasso. Con i nostri corpi e le nostre identità portiamo in piazza la nostra rabbia e lo facciamo con la varietà dei nostri corpi inTRANSigenti: corpi trans* e intersex, corpi grassi, neurodivergenti e con disabilità, non binari, non conformi alle aspettative sociali e di genere o razzializzati”.
Tante le rivendicazioni contenute nel documento politico del Toscana Pride in cui si chiedono leggi, tutele e diritti adeguati alle necessità di ogni individuo: fra tutte, una nuova legge (in sostituzione della 164/82) che tuteli le persone trans* e non binarie, rendendo più veloci, snelli e accessibili i loro percorsi di affermazione di genere.
“Vogliamo che venga facilitato e reso omogeneo l’accesso alle terapie ormonali per chiunque ne faccia richiesta e che continui a essere tutelato il diritto allo studio nelle scuole e nelle Università attraverso l’attivazione delle carriere alias, quando non è possibile una veloce modifica dei documenti ufficiali. Chiediamo che lo stesso avvenga nella pubblica amministrazione e in tutti i luoghi di lavoro. Vogliamo un provvedimento che riconosca e tuteli i diritti delle persone intersex, ancora costrette a subire interventi chirurgici e trattamenti farmacologici senza il loro consenso. E ancora, vogliamo una legge che istituisca in Italia il matrimonio egualitario e una riforma complessiva del diritto di famiglia che estenda a tutte le persone la possibilità di adottare o procreare con il ricorso alla PMA e alla GPA, che permetta il riconoscimento dellə figliə alla nascita e che decostruisca il legame biologico come criterio su cui si fonda il concetto di genitorialità” spiega Vallon.
Ma le lotte del Toscana Pride sono anche lotte intersezionali. “Nei concetti di patriarcato, razzismo, maschilismo, sessismo, abilismo e sfruttamento riconosciamo la radice comune a tutte le forme di oppressione che colpiscono le persone marginalizzate” si legge nel documento. Sul piatto c’è infatti anche la richiesta di non toccare l’aborto, nè i diritti delle persone razzializzate che chiedono protezione internazionale perché scappano da Paesi di origine che criminalizzano l’omosessualità e il transgenderismo e quelli delle persone che sono detenute nelle carceri o ai margini di un sistema capitalistico che le ha lasciate indietro.
Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso dalle associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno", Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Coming Out LGBT Valdinievole e Zona del Cuoio, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut, Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta, Rete Genitori Rainbow.
Si può aderire al Toscana Pride scrivendo a: adesioni@toscanapride.eu e sostenere l’evento tramite bonifico sul conto corrente IT 25P0 3069 0960 6100 0001 50545 (Banca Intesa). Intestato a: Toscana Pride.
Info su www.toscanapride.eu.
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Fonte: Ufficio Stampa Toscana Pride
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