Elezioni, 5 domande alle candidate a sindaco di Santa Maria a Monte

Da sinistra Manuela Del Grande, Patrizia Faraoni ed Elisabetta Maccanti

Il 14 e il 15 maggio si rinnovano i sindaci e i consigli comunali di svariati comuni in Toscana. Tra questi anche Santa Maria a Monte, dove terminano i 10 anni di amministrazione di Ilaria Parrella. Le candidate sono 3: in ordine alfabetico Manuela Del Grande, Patrizia Faraoni ed Elisabetta Maccanti, rispettivamente per Santa Maria a Monte Sempre (con il supporto dei partiti di centrodestra FdI-Lega-FI), Fare Insieme (tutto l'arco del centrosinistra dal Pd al Terzo Polo fino agli altri partiti di sinistrai) e Viviamo Santa Maria a Monte (lista civica).

La particolarità del percorso che ha portato alle candidature è che sia Del Grande che Maccanti sono membri uscenti della giunta Parrella, la prima ha ripreso le fila del dialogo con i partiti del centrodestra includendo anche la Lega che alle scorse elezioni aveva proposto un candidato autonomo, Maccanti prosegue il percorso 'civico' e slegato dai partiti, con la candidatura in lista della sindaca uscente Parrella. Patrizia Faraoni, da capogruppo dell'opposizione di centrosinistra, è stata scelta per rappresentare l'opposizione ai 10 anni di governo uscente.

Abbiamo sottoposto le tre candidate a 5 domande molto generiche ma che hanno dato modo di inquadrare le priorità, i pensieri e le modalità di azione di ciascuna di loro. Alcune risposte sono state limate per dare omogeneità di spazi. Speriamo che questo raffronto possa essere utile in vista del voto.

Il primo atto se dovesse diventare sindaco

Manuela Del Grande: Mi piacerebbe ristabilire con tutti i dipendenti comunali quel rapporto di fiducia, stima e collaborazione paritetica che dovrebbe essere alla base di ogni amministrazione comunale affinché il lavoro venga svolto in armonia e tutti si sentano gratificati in tal senso, perché sono sicura che il rapporto di empatia rafforzerebbe l’efficienza del gravoso lavoro che ogni giorno viene svolto a favore dei cittadini.

Patrizia Faraoni: Ritengo indispensabile la riorganizzazione dei servizi e della macchina amministrativa comunale per garantire a tutti i cittadini adeguate risposte efficienti e veloci. Ritengo inoltre necessario recuperare prima di attivare servizi ad hoc oggi purtroppo completamente smantellati, un minimo recupero del decoro urbano.

Elisabetta Maccanti: Uno dei temi più importanti per noi è il lavoro. Punteremo molto sull’implementazione di corsi professionalizzanti per giovani disoccupati nel calzaturiero. Vogliamo implementare le collaborazioni già attive che inseriscono il distretto nei circuiti nazionali e internazionali. Saranno rafforzati i programmi di tirocinio e di servizio civile. Una priorità è rilanciare il Pip, Piano per l’insediamento industriale, che non è mai decollato. Lì potrà nascere un polo del commercio. Infine, il lavoro si promuove con l’apertura di nuovi cantieri. Penso al Centro Zero-120 o all’Rsa che nascerà a Cerretti (grazie a un privato).

Quali sarebbero i membri della sua giunta se dovesse vincere

Del Grande: È prematuro in questo momento anche solo immaginare una suddivisione degli assessorati perché sono una persona molto misurata, abituata a riflettere e ponderare con gradualità prima di prendere decisioni importanti, soprattuto perché riguardano l’intera comunità. L’importante è che la squadra corra tutta per un obiettivo comune e solo in un secondo momento potremo parlare di nomi e di eventuali deleghe a seconda delle competenze di ciascuno.

Faraoni: Il nostro simbolo e il nostro programma sono definiti e scanditi dall’ascolto e dal fare insieme per cui coloro che avranno avuto più consensi senz’altro saranno buoni candidati per la giunta ma avendo nella nostra squadra competenze professionali importanti anche questo senz’altro potrà giocare un ruolo nelle scelte. La giunta insieme al sindaco rappresenta un gruppo importante per amministrare un comune quindi la scelta deve essere attentamente ponderata in base a conoscenze, competenze, disponibilità e valore aggiunto che ciascuno può mettere.

Maccanti: L’assegnazione delle deleghe deve seguire dei criteri oggettivi, che in questo caso sono le preferenze ottenute. Con la mia squadra ci siamo dati questa regola prestabilita perché è giusto che sia così: chi prenderà più voti farà l’assessore, e le deleghe saranno assegnate in base alle esperienze e alla professionalità di ciascuno. Questo è stato uno dei motivi che ha portato alla rottura con la candidata della destra (Del Grande, NdR), che durante le trattative non ha voluto accettare i criteri di collegialità e pari dignità che tutta la maggioranza uscente, all’unanimità, le aveva chiesto. Non potevamo accettare una logica da perfetto manuale Cencelli, per cui gli assessorati erano già spartiti in partenza tra i partiti.

Per gli assessori uscenti: l'opera pubblica o l'atto di questi ultimi 5 anni di cui va fiera. Per Faraoni: cosa cambierebbe in discontinuità con la passata amministrazione. 

Del Grande: Data l’importanza delle deleghe che gestivo è impossibile indicarne solo una in quanto le opere compiute nei i miei settori sono state molteplici e tutte di grandissima importanza, per me e per il territorio. Correrei il rischio di dovermi dilungare pur di non trascurarne nessuna ma velocemente possiamo ricordare dagli aiuti alle famiglie svantaggiate, ai vari progetti didattici e scolastici in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, dai canoni concordati sull’IMU e all’uso gratuito per nonno|nipote e genitore|figlio al recupero dell’area ex scuola San Sebastiano per la realizzazione del centro di aggregazione generazionale Spazio Insieme 0-120.

Faraoni: Cambierei soprattutto il format con il quale ha affrontato progetti importanti quali la
rivitalizzazione dei centri storici, il riassetto della piazza, l’ubicazione del distretto sociosanitario e
l’ubicazione del centro che viene chiamato 0/120. Sono progetti condivisibili che però non hanno dato le risposte attese, il Borgo che vorrei non è riuscito a trattenere neppure un negozio. Il centro storico deve ritrovare la propria identità oltre ad avere la possibilità di essere facilmente raggiungibile con idonei parcheggi. Abbiamo perso opportunità quali i bonus facciate. La piazza si è trasformata in un parcheggio selvaggio oltre ad essere costata fior di soldi, il distretto causa la sua infelice ubicazione sta perdendo totalmente la sua funzione.

Maccanti: Di opere realizzate ce ne sono tante: penso alla piazza di Santa Maria a Monte, ai percorsi turistici, a un portale online per i visitatori della Chiocciola che uscirà a breve. L’opera che sicuramente cambierà Santa Maria a Monte è il centro Zero – 120, una struttura polivalente che accoglierà anziani autosufficienti e ragazzi disabili del progetto Dopo di noi. A breve verrà completato il primo lotto dove nascerà la nuova biblioteca comunale e in futuro ci saranno anche orti educativi. Sarà un centro di aggregazione tra generazioni che non lascerà indietro nessuno, un luogo di arricchimento personale per tutti. L’obiettivo del centro è quello di mettere al centro la persona, valorizzando ciascuno per quello che può offrire agli altri.

Perché Santa Maria a Monte dovrebbe votare per lei

Del Grande: Per 3 ottimi motivi: i cittadini mi hanno dimostrato in questi ultimi 20 anni molto affetto apprezzando in me la coerenza, la spontaneità, l’umiltà, la capacità di ascoltare e di dialogare, ovunque, riconoscendomi gli aiuti dati alle persone fragili e con bisogni reali, in quanto nel mio DNA la sensibilità non è un’ostentazione elettorale. Inoltre perché, pur avendo maturato un’ampia competenza ed esperienza acquisite grazie alle deleghe impegnative assegnatemi, ho individuato e composto una squadra di qualità, espressione di tutte le località comunali, costituita da persone motivate e qualificate con varie professionalità ed ampia formazione lavorativa, che come me hanno a cuore il bene del nostro paese e quindi pronte a supportarmi fin da subito in caso di vittoria. Infine, perché abbiamo insieme stilato un programma concreto e ben articolato, di facile lettura per la cittadinanza, che parta dalle cose essenziali, piccole “normalità” richieste dalla popolazione, e poi successivamente procedere alla realizzazione di opere strutturali più ambiziose.

Faraoni: SMAM dovrebbe votare per me e per la mia lista perché riteniamo giunto il momento di
cambiare aria a questo comune di farlo uscire dall’isolamento nel quale si è confinato allontanandosi dai percorsi condivisi dei comuni limitrofi, dimenticando che oggi si può lavorare bene solo in sinergia inseriti in un’area vasta. La nostra è una squadra giovane, motivata, che ha deciso di mettersi al servizio della propria comunità portando aria nuova e favorendo il cambiamento perché riteniamo che di cambiamento ci sia davvero necessità. Nuovi progetti, nuovi volti, nuove idee, nuove energie che daranno al nostro comune tutto il possibile perché si possa diventare un paese vivibile, raggiungibile, riconosciuto non solo per pochi eventi annuali ma meta di passaggio e di permanenza quasi quotidiana.

Maccanti: Perché io sarò il sindaco di tutti, non soltanto di chi mi ha votato o di chi la pensa come me. Ho un profondo rispetto delle istituzioni e mi sento pronta ad amministrare. Credo ci sia ancora molto da fare, nel solco tracciato negli ultimi dieci anni. La mia esperienza come assessore mi ha permesso di conoscere a fondo il funzionamento della macchina comunale, la professione di avvocato mi mette ogni giorno di fronte ai problemi della gente. Santa Maria a Monte ha bisogno di persone competenti e preparate per non perdere il buon lavoro fatto fino ad oggi e al tempo stesso rilanciare, fare di più. Nella mia lista ci sono giovani, commercianti, cittadini comuni che vengono dal volontariato e dall’associazionismo, uniti all’esperienza di alcune figure che già conoscono la macchina amministrativa. Questo mix consente di assicurare una continuità amministrativa, garantendo al contempo il rinnovamento delle idee. La mia, inoltre, è l’unica proposta davvero civica e un sindaco civico è svincolato da ogni legame “esterno” nelle scelte che deve compiere e quindi può agire nell’unico interesse della comunità.

Il sogno nel cassetto per la comunità, un’opera o un evento da realizzare

Del Grande: L'obiettivo più importante da raggiungere è la crescita economica e culturale del nostro paese. Il turismo, quando gestito in modo efficace, può generare un impatto significativo sull'economia locale, creando lavoro e stimolando lo sviluppo di imprese di ristorazione, artigianato e commercio. Possiamo attirare l'attenzione di un pubblico più ampio, sia a livello nazionale che internazionale. Non solo possiamo attrarre turisti occasionali, ma anche promuovere il nostro territorio come meta turistica di lunga durata. Ancora, la semplificazione dell'iter burocratico e la riduzione delle imposte comunali creano un ambiente favorevole agli investimenti nel settore turistico. Infine, la valorizzazione delle tradizioni locali, la creazione di eventi annuali e la promozione delle sagre e delle eccellenze gastronomiche. In definitiva, il miglioramento del paese attraverso la rivalutazione del territorio e l'implementazione di progetti turistici mira a creare un'economia sostenibile e ad arricchire la vita culturale di Santa Maria a Monte.

Faraoni: Il mio e il sogno della mia squadra è quello di trasformare SMAM da cenerentola del circondario in un comune vivace ricco di attrazioni ed eventi che ciclicamente possano ripetersi e rendendolo richiesto solo turisticamente ma anche per le ricchezze agroalimentari quali la patata o l’olio evo, che dispone e soprattutto per renderlo di nuovo vivibile sia nel centro che nelle frazioni dove ognuno possa trovare il proprio spazio di vita e di benessere psicofisico, attraversato da piste
ciclabili e sentieri che favoriscano il passeggiare e il raggiungimento delle varie località dove i giovani possano trovare luoghi d’incontro senza cercare sempre fuori, dove i bambini abbiano asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e medie a misura di ragazzo sia per la didattica che per la loro crescita psicofisica.

Maccanti: Abbiamo dei progetti importanti sul fronte scuola: a Montecalvoli è già finanziata grazie ai fondi del Pnrr la realizzazione di un nuovo nido comunale, che ci consente di ampliare i posti disponibili dai 36 attuali ai futuri 60. Questo è un progetto a cui tengo molto, soprattutto perché ci sarà la sezione lattanti (3-36 mesi), che attualmente manca a Santa Maria a Monte, e consentirà ai neogenitori di gestire al meglio i tempi di vita e quelli di lavoro. Vorremmo individuare un’area per una nuova scuola media, con spazi più adeguati per laboratori e attività sportive. Il sogno nel cassetto per la comunità è tornare a vedere le piazze di tutte le località brulicanti di persone. Nel capoluogo c’è già un progetto esecutivo anche per il recupero dell’ex casa Cetti Derna, dove nascerà una Casa dei Talenti: uno spazio per ospitare artisti da tutto il mondo e dove possano lasciare un segno del loro passaggio. Infine, il sogno nel cassetto è quello di riportare a Santa Maria a Monte un grande evento annuale, afferente al mondo della cultura e dello spettacolo, perché l’arte è il volano per il turismo e lo sviluppo economico.



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