Sanità in Toscana, la nuova rete per la formazione in simulazione

Simone Bezzini, assessore regionale alla Sanità

La Regione riorganizza la rete della formazione in simulazione, pratica importante in sanità per migliorare qualità ed efficacia dell’attività clinico assistenziale che utilizza manichini, pazienti (anche ‘simulati’) ed ambienti virtuali per istruire il personale in situazioni particolarmente realistiche, per insegnare procedure di diagnosi e terapia, per ripetere processi o assumere decisioni.

La rete, avviata nel 2021, è composta dai centri di formazione in simulazione, che sono ad oggi tredici, e dalle strutture di formazione delle aziende che entrano adesso nell’assemblea di coordinamento. Ogni ambito, dalla materno infantile e neonatologia alla pediatria, dalla medicina di emergenza-urgenza all’anestesia e rianimazione fino alla chirurgia mini-invasiva, vede la presenza in Toscana di uno o più centri di simulazione che si coordinano tra loro. La riorganizzazione mira a facilitare e incrementare il rapporto fra i singoli centri, le università e le aziende, potenziandone dunque l’attività a livello regionale. L’azienda ospedaliero-universitaria pisana è confermata come riferimento regionale. La rete sarà coordinata dalla direzione sanità welfare e coesione sociale della Regione.

“La formazione in simulazione è estremamente importante nella formazione continua di medici, infermieri ma anche tecnici ed operatori sanitari – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – nonché è essenziale per i neoassunti, gli specializzandi o per chi è destinato ad ambiti specifici come quello dell’area critica. Per questo ne è importante la presenza e che funzioni al meglio, nello spirito di un sapere condiviso ed un apprendimento cooperativo”. La rete aiuta anche condividere strumenti, risorse e servizi.

Nei giorni scorsi, in tema di formazione, la giunta regionale, sempre su proposta dell’assessore Bezzini, ha anche approvato il piano formativo regionale 2023-204 per i dipartimenti di prevenzione delle Asl toscane: tramite l’aggiornamento, si punta all’omogeneità dei comportamenti. Con una terza delibera sono state individuate invece tariffe e modalità di accreditamento dei fornitori ed organizzatori, pubblici e privati, di eventi di educazione continua in medicina.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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