Presidio studenti universitari per caro affitti, parla il Presidente DSU Toscana

Il Presidente dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio della Toscana Marco Del Medico esprime solidarietà agli studenti universitari di Firenze che hanno dato vita ad un presidio al campus di Novoli per porre all'attenzione dell'opinione pubblica in maniera civile e con toni pacati il problema del caro affitti sollevato dall'ondata di contestazione partita da Milano ed estesa ad altre città d'Italia. Il Presidente del DSU Toscana ha ben chiaro i problemi che esistono a Firenze come nelle altre città universitarie, soprattutto a vocazione turistica, riguardo al mercato della locazione privata indirizzato agli studenti.

L’Azienda si è adoperata per dare risposte concrete a queste necessità nel limite delle sue possibilità delimitate da un ambito di intervento circoscritto per legge esclusivamente al segmento di fuori sede meno abbienti che presentano determinate condizioni economiche, non potendo intervenire sulla generalità degli studenti e soprattutto per quelli il cui nucleo familiare presenta un reddito basso ma al di fuori dei requisiti che consentono di rientrare nei benefici del diritto allo studio.

Per risolvere il bisogno abitativo di questi studenti c’è bisogno di una azione strategica coordinata promossa da più attori istituzionali a partire dall’Università e dal Comune che, come il DSU Toscana, possono accedere ai finanziamenti del PNRR e ai contributi ministeriali indicati nella Legge 338/200 di cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari.

Per questo motivo il Presidente DSU Toscana Del Medico ha accolto favorevolmente l'invito del sindaco Nardella a "rafforzare il tavolo di coordinamento" fra ARDSU, Ateneo e Comune per quanto riguarda la città di Firenze al fine di individuare e condividere eventuali soluzioni congiunte, mettendo a disposizione le proprie competenze in questo specifico settore di intervento e avendo come fine comune l’interesse degli studenti.

Fonte: DSU Toscana - Ufficio Stampa

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