Più controlli e la 'Compagnia' di Guardia di Finanza, lo annuncia il sindaco: "Castelfiorentino non è meno sicura di altre"

Il Sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni ha partecipato a un Comitato Ordine e Sicurezza per discutere delle problematiche di sicurezza nella città da cui sono emerse alcune novità in tema di sicurezza. Il Generale della Guardia di Finanza ha infatti confermato che, a partire da settembre, la Tenenza di Castelfiorentino sarà elevata a Compagnia. "Si tratta di un fatto molto, molto importante per la dotazione organica di Forze dell’Ordine di Castelfiorentino" ha scritto il sindaco in un lungo post sul suo profilo social attraverso la quale ha confermato la notizia che al momento era pervenuta solo "in via ufficiosa". Il sindaco ha anche annunciato di aver ottenuto la disponibilità del Prefetto e delle forze dell'ordine ad aumentare i controlli nelle aree segnalate, in particolare presso la stazione. Ha quindi annunciato che sul tema sicurezza "non è finita qui, ma che a me piace dare le notizie quando sono certe", lasciando intendere di ulteriori sviluppi futuri al riguardo.

Ripercorrendo i temi ccruciali sul versante sicurezza in città, il sindaco ha fatto riferimento ad alcuni episodi noti accaduti a Castelfioretino, dal recente furto di volanti di auto, al caso del Bar Sala Giochi di Erika e Devis che a causa del disturbo causato da alcuni individui che vengono segnalati alle forze dell'ordine ma non vengono mai rimossi dal territorio, il bar ha deciso di chiudere alle 20. Nel suo post il sindaco ha evidenziato però che "Castelfiorentino non è in una condizione peggiore rispetto ad altri comuni di grandezza simili con una stazione ferroviaria".  Tuttavia "è la difficoltà ad affrontare con incisività alcune situazioni, e l’impossibilità di togliere alcune persone (attenzionate, conosciute, segnalate) dal territorio da parte dello Stato, che crea una percezione di insicurezza soprattutto nell’area della Stazione, e un grande senso di frustrazione non soltanto nei cittadini, ma anche negli addetti ai lavori (Forze dell’Ordine e Sindaco compresi)". Da qui il messaggio chiaro a Roma:  "Per noi la sicurezza e il rispetto delle regole non sono un tema secondario, ma un caposaldo primario di funzionamento del territorio. Prima o poi, spero, lo capirà anche la politica nazionale".

Il sindaco rivedrà il Prefetto tra un mese per valutare eventuali progressi.

Giglioli (Lega): "Insicurezza e degrado strutturali"

"Quando un bar, esercizio pubblico del paese, sceglie di chiudere alle ore 20,00 perchè non gestisce più le intemperanze di taluni avventori, siamo di fronte, oltre ogni ragionevole dubbio, a una resa.

Che Castelfiorentino, come riferito dal Sindaco, sembra non essere più insicuro di altre realtà non è certamente una consolazione e ci da la misura che, l’unica cosa che veramente sta diventando strutturale in questo paese è l’insicurezza e il degrado permeato ormai da decenni di ideologica e indiscriminata accoglienza e integrazione: il “mal comune mezzo gaudio” purtroppo non paga.

Grazie alle prime misure che il governo in carica sta mettendo in campo qualsiasi aumento di organico delle forze dell’ordine viene comunicato come un successo, misure che diverranno strutturali negli anni grazie anche ulteriori adempimenti legati al decreto Cutro, meglio definito come decreto emergenza migranti a cui, ricordo, la Toscana al momento non ha aderito rivendicando misure di “accoglienza” che hanno prodotto questi risultati.

Pertanto ci sono le proprie responsabilità politiche molto chiare per i “risultati” che ha osserviamo perché le amministrazioni di centro sinistra hanno sempre ostacolato qualsiasi misura il centro destra intendesse applicare e la Toscana ancora prosegue nel suo ostruzionismo anche a livello locale, ce lo dimostra l’ultima mozione in Consiglio Comunale in cui si chiedeva di appoggiare presso la Regione Toscana un centro di rimpatrio (CPR) che è stata bocciata da tutta la maggioranza.

Quando un’attività deve “adeguarsi” alla deriva sociale ormai divenuta incontrollabile è un danno sociale per tutto il paese e non si può continuare, ipocritamente, a pretendere soluzioni remando dalla parte opposta perché credo debba essere equamente condivisibile che chi delinque debba tornare a casa propria"

 



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