Regolamento Unesco, a Firenze idee e opinioni sulla gestione commerciale del centro storico

'Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del Centro storico Unesco'. È il regolamento approvato dal Comune di Firenze che fino all'aprile 2026 vieterà l'apertura di nuove attività di vendita al dettaglio o somministrazione tramite distributori automatici di cannabis, limiterà la possibilità di modificare la natura dell'attività di somministrazione in pubblico spettacolo, vieterà anche la vendita di gadget che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere, etnia, lingua, religione o opinioni politiche.
Tutto questo all'interno di un'area delimitata di 5 chilometri quadrati che coinvolge 1208 attività.
Per altri tre anni sarà quindi vietata l'apertura di nuovi bar o negozi di generi alimentari oppure di oggettistica artigianale, così come il trasferimento di queste attività dall'esterno dell'area Unesco al suo interno.
Per le nuove attività viene confermato il divieto di somministrazione di cibo e alcol su suolo pubblico (l'impossibilità quindi di servire ai tavoli).

Draghi e Cellai (FdI): “Regolamento Unesco, il PD contro ‘Giovannona Coscialunga’”
“Nella delibera approvata oggi sul Regolamento Unesco, poche proposte sensate ma per il resto… Troviamo positivo lo stop alle drink card e agli alcol tour, così come l'obbligo per i depositi bagagli h24 di avere un'apertura con sistema elettronico e password. Bene anche il blocco dei cannabis shop. Anche se negli anni c’è stato il proliferare di minimarket ed è rimasta praticamente lettera morta la nostra richiesta di controllare costantemente per chi vende superalcolici il requisito dei 40 metri quadri di superficie e l’obbligo del bagno per i clienti.

Con stupore notiamo, invece, che non è stata recepito il dispositivo di una mozione già approvata in commissione 2 che prevedeva "specifiche prescrizioni in merito alla soluzione morfologica degli infissi e delle vetrine degli esercizi commerciali, in modo da adeguarsi al tipo di edificio e spazio pubblico cui il locale appartiene". Una norma pensata per evitare trasformazioni arabeggianti ed esotiche in contesti riguardanti strade storiche medievali e rinascimentali.

Infine non comprendiamo la spasmodica rincorsa del PD al politicamente corretto che porterà al divieto di vendita di articoli, gadget sessisti (sempre che esistano) o che offendano le opinioni politiche: quindi vuol dire che poster, cover e dvd con Alvaro Vitali e la Edvige Fenech non saranno più in vendita, così come le magliette che deridono Marx. Mentre l'Italia e la cultura fiorentina potranno essere sempre sbeffeggiate, visto che il nostro emendamento è stato bocciato”.

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e del consigliere Jacopo Cellai

La nota di Santino Cannamela, Presidente Confesercenti Città di Firenze
Tutti i dati confermano come il blocco Unesco abbia funzionato, costituendo un indubbio elemento di tutela del nostro centro storico, bello e fragile allo stesso tempo. Ecco perché ci siamo espressi a favore del rinnovo del regolamento approvato oggi in Consiglio Comunale, condividendo anche l'allargamento dei divieti merceologici a via Condotta, via Martelli, via Dei Servi e Borgo San Jacopo.

Nell'epoca del far west normativo, anche e soprattutto in materia di commercio questo strumento ci consente in qualche modo di continuare a fare pianificazione in un settore che solo se "indirizzato" può convivere con le problematiche che la nuova globalizzazione produce nei centri storici e nelle città d'arte.

Regolamento Unesco e tutela del centro storico. Nicola Armentano, Alessandra Innocenti e Letizia Perini (PD): “L’obiettivo è garantire il decoro e tutelare la vivibilità dei residenti”
“Abbiamo approvato il regolamento sulle “Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico Unesco” confermando l’impianto del regolamento che, nel corso degli anni – spiega il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano con le vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini – ha mostrato di funzionare. L’obiettivo è tutelare il nostro centro storico, patrimonio dell’Unesco, garantire il decoro e tutelare la vivibilità dei residenti. Una regolamentazione che fu introdotta nel 2016 e che conferma il blocco di nuove aperture di somministrazione e alimentari e la vendita da asporto. Riteniamo che questo sia un messaggio importante anche nei confronti delle giovani generazioni. Un provvedimento che tutela la vivibilità di una parte della città che merita attenzione. Il nostro centro storico deve essere difeso tenendo conto anche della sensibilità dei residenti. Vengono aggiunte delle novità come le strade da sottoporre a disciplina commerciale storica. Luoghi da consolidare e tutelare, da Ponte Vecchio a via Tornabuoni ma adesso anche via della Condotta, via Martelli, via dei Servi e Borgo San Jacopo. Altra importante novità è l’introduzione del divieto di vendere gadget che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere, etnia, lingua, religione o opinioni politiche. Ricordiamoci che viviamo in una città da tutelare – concludono Nicola Armentano, Alessandra Innocenti e Letizia Perini – e dobbiamo tenere sempre presente l’identità di Firenze”.

Regolamento Unesco. Masi e De Blasi (MoVimento 5 Stelle): “Farraginoso guazzabuglio di regole a scapito dei commercianti fiorentini”
“Il Regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del Cento Storico, approvato oggi in Consiglio Comunale, non trova l’assenso dei consiglieri Lorenzo Masi e Roberto De Blasi del MoVimento 5 Stelle.
“Il nuovo Regolamento Unesco ci appare a tutti gli effetti uno strumento farraginoso, con tante nuove regole che, inevitabilmente, rischiano di provocare altrettanti contenziosi con ulteriori intasamenti dei nostri tribunali” spiega Lorenzo Masi.
“Noi siamo per poche regole ma chiare” dichiarano a gran voce i pentastellati.
“Il Comune non dovrebbe sostituirsi agli organi nazionali, imponendo agli esercizi commerciali presenti nel nostro centro storico regole restrittive e stringenti in particolar modo dopo averli fatti aprire”.
“In questo modo non solo non si tutelano le piccole aziende fiorentine, ma anzi, rischiamo la chiusura di molte di esse” sottolineano i consiglieri.
“Un esempio? Se hai una cena e vuoi comprare una bottiglia di vino, con il nuovo Regolamento ricordati di fare scorta prima perché dopo le 21 perché dopo non sarà più possibile acquistarla”.
“Ed ancora. Se hai un locale, occhio a spostare tavoli, sedie e divani, perché rischi una sanzione in base art. 4 e, soprattutto, se hai una luce che si è rotta e lampeggia, cambiala prontamente perché potrebbe essere scambiata per una installazione tipica da discoteca e come tale essere sottoposta a probabile multa” spiega Masi.
“Lasciamo lavorare le nostre attività sempre nel rispetto degli altri, ma lasciamole lavorare”
concludono i consiglieri Masi e de Blasi.

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina