Si infiamma la discussione in Consiglio comunale a Castelfiorentino. Il tema stavolta è l'ipotesi di un Centro di Permanenza per i Rimpatri, acronimo Cpr, "luoghi di trattenimento del cittadino straniero in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione" (fonte Camera dei Deputati).
La mozione della capogruppo Lega Susi Giglioli ha trovato il voto contrario della maggioranza. "Lo vorrei un Cpr a Castelfiorentino? Certo, se ci sono i presupposti e i requisiti perché no. Almeno puntiamo a sapere chi è dentro, chi è controllato e chi verrà espulso. Così non si sa neanche chi gira per Castello con questa accoglienza diffusa", specifica Giglioli.
Che rincara: "Assorbono risorse pubbliche, che finalmente potremo investire per potenziare la rete di espulsione invece che foraggiare le cooperative. Non avranno funzione educativa, ma non è così nemmeno per i centri di accoglienza".
A ribattere è il primo cittadino Alessio Falorni: "La realtà è che questi Centri per adesso funzionano male, e il sistema dei rimpatri produce risultati ridicoli rispetto a quanto auspicato. Pur essendo, e non da ora, assolutamente favorevole al rafforzamento di tutto il sistema di procedure e strutture che facilitino espulsione e rimpatrio di chi si macchia di reati sul nostro territorio. Quanto ad aprire un CPR a Castelfiorentino, trovo che sia un'idea bislacca, che non si può assolutamente sposare con la realtà del nostro Comune, che creerebbe solo problemi per il nostro territorio, e quindi finché sarò Sindaco mi opporrò fermamente a questa proposta. Ma vi dirò di più: penso sia d'accordo con me anche un enorme pezzo di quelli che votano dalla stessa parte di Susi Giglioli".
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