I colleghi del Dipartimento per la salute mentale e dipendenze dell'Asl Nord Ovest hanno voluto ricordare Barbara Capovani, la psichiatra aggredita e morta in seguito alle gravi ferite riportate dopo l'agguato all'ospedale di Cisanello.
Alle 4 di questa notte è stato sottoposto a fermo il presunto aggressore, Gianluca Paul Seung.
Ecco il messaggio dei colleghi:
Barbara non c'è più e non ci abitueremo mai a questa perdita personale. Ma non c'è più neppure la grande professionista che era. Un vuoto, in entrambi i casi, che non si colmerà mai. Una grande mancanza per la città di Pisa e per la comunità sanitaria che rappresentava con tanta competenza, perché la dottoressa Barbara Capovani aveva una grande passione per la vita e per questo difficile mestiere; una donna sensibile e disponibile con tutti. Affrontava ogni questione, anche le più difficili, in prima persona, senza delegare. Aperta ai cambiamenti e sempre propositiva sul lavoro.
Alla famiglia di Barbara, giungano la nostra vicinanza e il nostro lungo e profondo abbraccio, ma anche la promessa che ci impegneremo per raccogliere tutto quello che ha fatto per la psichiatria e per Pisa, donandolo, ancora una volta, agli altri.
Nel frattempo, a mezzogiorno di oggi, "tutti gli operatori dei Dipartimenti di salute mentale in Italia osserveranno due minuti di silenzio e di completa interruzione di ogni attività clinico-assistenziale in ricordo di Barbara Capovani. Alla stessa ora psichiatri e operatori sanitari pisani si raduneranno davanti al reparto di Psichiatria sociale dell'ospedale Santa Chiara di Pisa per rendere omaggio alla collega uccisa".
Il cordoglio dell'Area medica dell'Università di Pisa per la tragica scomparsa della dottoressa Barbara Capovani
Il presidente della Scuola di Medicina, professor Emanuele Neri, il direttore del Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, professor Angelo Gemignani, il direttore del Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, professor Aldo Paolicchi, e il direttore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, professor Stefano Taddei, esprimono il profondo cordoglio dell’area medica universitaria per la tragica scomparsa della dottoressa Barbara Capovani.
La dottoressa Capovani era una persona speciale, che sapeva unire le competenze professionali a una carica umana non comune, elementi fondamentali per potersi occupare di un ambito così difficile e complesso quale la salute mentale a livello territoriale. La sua testimonianza è riuscita persino a superare il limite estremo della morte, grazie alla sua volontà di donare gli organi. Grazie a questo gesto di generosità finale, Barbara potrà continuare ad aiutare il prossimo al quale ha sempre dedicato la sua vita.
Tuttavia, al di là di tutte le doverose manifestazioni di cordoglio, quanto è accaduto alla nostra Collega Barbara sconvolge in modo particolare le nostre coscienze in quanto sottolinea ulteriormente la precarietà delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari. E’ inaccettabile che chi svolge con dedizione, competenza e amore un compito così difficile come quello di essere responsabile della psichiatria territoriale possa essere esposto alla folle violenza proprio di coloro verso i quali si presta l’opera di aiuto e cura. Ed è ancora più doloroso pensare che questo avvenimento non è assolutamente una novità, ma è ormai la normalità nella cronaca quotidiana.
In questo momento il nostro pensiero è esclusivo per Barbara Capovani, e siamo vicini a tutti i suoi cari che lascia con un vuoto incolmabile. Ma eventi come questi ci obbligano ad assumerci le proprie responsabilità, ciascuno nel suo ambito di azione, in modo da sensibilizzare le istituzioni a prendere tutti quei provvedimenti necessari perché gli operatori sanitari possano finalmente svolgere il proprio compito in sicurezza e serenità.
Il cordoglio dalla Stella Maris
Cordoglio per la morte di Barbara Capovani, Responsabile dell’Unità funzionale Salute Mentale adulti e SPDC dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa. In questo momento di grande dolore, vogliamo sottolineare la generosità della dr.ssa Capovani, che ha donato i suoi organi per aiutare gli altri a vivere. Questo gesto altruista dimostra ancora una volta la sua dedizione alla cura degli altri. Di seguito il pensiero del nostro Presidente IRCCS Fondazione Stella Maris, avv. Giuliano Maffei.
“Profondamente addolorato per la morte così efferata della dottoressa Barbara Capovani che con il sorriso, l’umanità, la passione, la professionalità e l’impegno ai massimi livelli è sempre stata in prima linea con coraggio nell’aiuto alle persone con gravi problematiche psichiatriche.
La dottoressa Barbara ha collaborato anche con i nostri Centri riabilitativi con la sua voglia di donare il bene ed aiutare le persone attraverso una professione affascinante ma difficilissima, sempre più’ esposta ai rischi e ai pericoli di una società costantemente arrabbiata che da troppo tempo si trova in emergenza psichiatrica ed educativa anche a causa di una profonda crisi etico-morale che è la fonte di quella economica – sociale.
Mi chiedo, ma quando imparerà l’uomo ad utilizzare la Sapienza dei giganti del pensiero che ci hanno preceduto? Ciao dottoressa Barbara, grazie di cuore per ciò che hai donato alle persone assistite da Stella Maris e al bene comune. Ti penso “rinata al cielo”.
Per questo ti rivolgiamo tante preghiere con la speranza che ti possano fare bene in questa nuova dimensione. Se puoi, da lassù, continua a darci un’occhiata di bontà come hai sempre fatto.
Le più sentite condoglianze ai familiari e ai suoi colleghi di lavoro".
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