Leonardo Masi: "Perché la New Publiservizi è scomparsa dalla delibera?"

Leonardo Masi

“Che fine ha fatto la new Publiservizi che è scomparsa da una delibera che era stata elencata come odg per un futuro consiglio nella conferenza dei capigruppo? E’ possibile sapere qualcosa?”

Se lo chiede Leonardo Masi, consigliere comunale di Buongiorno Empoli-Fabrica Comune, che torna a chiedere anche chiarezza su un percorso che interessa da vicino ed in modo importante la cittadinanza. Si tratta della ormai famosa questione della costituzione della Multiutility che, ormai da mesi, è al centro di aspre polemiche politiche a livello locale e regionale.

Uno dei punti dirimenti è la chiarezza del percorso. Ci sono tanti, troppi non detti e movimenti che al consiglio comunale, e quindi alla cittadinanza, sono sconosciuti

Tipo?
Il 2 febbraio il Comune di Empoli, attraverso il proprio sito, fece sapere che, congiuntamente ad altre amministrazioni comunali toscane ex socie di Publiservizi spa, c’era l’esigenza in correlazione con l’operazione MultiUtility, di costituire una holding di secondo livello, denominata New Publiservizi spa, alla quale conferire le proprie partecipazioni nella Holding Toscana o, in caso di ritardata costituzione di essa, le proprie partecipazioni nella Multiutility. Questo quanto fu scritto. L’atto fu sottoposto alla consultazione pubblica preventiva rispetto alla discussione dello stesso da parte del Consiglio Comunale e sono arrivate anche osservazioni di cittadini.

La new Publiservizi, come è stata chiamata, che ruolo dovrebbe avere?
Doveva unire una serie di comuni più piccoli non capoluogo con Empoli capofila per avere più peso.

In un documento ufficiale di Alia, però, si parla di “accordo che deve prevedere formule che impediscano il formarsi di una maggioranza contraria a Firenze”
Sì, anche questo è un punto che vorremo venisse chiarito.

Sono sorti problemi nella costituzione della New Publiservizi?
E’ quanto vorremmo sapere. Pensiamo che questioni come queste debbano passare dal Consiglio comunale per assicurare alla cittadinanza la massima chiarezza. Ed invece così non è come dimostra il fatto che la delibera sia scomparsa.

Che idea vi siete fatti?
Pensiamo che ci sia una grande confusione e che le cose vengano affrontate nelle solite stanze mentre la discussione su una simile materia dovrebbe essere la più ampia possibile. A quanto ci viene riferito pare ci siano problemi formali di passaggi di proprietà di quote fra Acque spa e multiutility, problemi legali nei passaggi che avevano programmato per portare avanti il percorso.

Cosa avete in mente di fare?
Un accesso agli atti ed un’interrogazione a risposta scritta che abbiamo già depositato per sapere come stanno davvero le cose ma non attraverso i giornali o i sentito dire. Nel merito vogliamo sapere se a questi propositi sono arrivate in Comune un’offerta di Alia e se nella stessa si specifica la volontà di Publiservizi di assicurare ai suoi soci la possibilità di riacquisire le azioni di Acque SpA e nel caso per mezzo di quali di questi atti Publiservizi avrebbe manifestato questa opportunità. Questo per avere la maggiore trasparenza possibile in un percorso sul quale continuiamo ad avere tante perplessità. Se ci sono problemi per la fusione nella multiutility da parte di Publiservizi, Acque S.p.A. e le partecipazioni indirette si deve sapere visto che riguarda tutta la cittadinanza.

La vostra posizione di fondo resta la stessa?
Ci preme soprattutto conoscere le intenzioni della Sindaca di Empoli e della Giunta al riguardo poiché siamo profondamente preoccupati di ciò che potrebbe accadere circa la gestione del servizio idrico. Certo, abbiamo ribadito anche pubblicamente sui nostri canali social assieme ai colleghi di Firenze e Montelupo. Abbiamo fin da subito contrastato il percorso che dovrebbe, ed il condizionale è d'obbligo, portare alla creazione di questa società quotata in borsa. La volontà di finanziarizzare la gestione dei servizi essenziali quali la distribuzione dell'acqua, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e l'energia è per noi sciagurata. Basta porsi una banale domanda: con l’acqua in borsa cosa potrebbe succedere vista la siccità che c’è ora e che è destinata ad aumentare? Un bene primario per la vita deve essere oggetto di speculazione finanziaria?

Avete iniziative in programma?
A breve avvieremo un percorso di confronto con la cittadinanza attraverso una serie di incontri pubblici, affiancando anche l’ottimo lavoro di approfondimento sul tema Multiutility che sta facendo Trasparenza per Empoli affinché, sul tema dell’acqua in primis, come pure per altri servizi come la gestione delle piscine, si crei un’opinione critica e ferma circa le privatizzazioni scellerate che questa amministrazione sta attuando: dobbiamo fare in modo che lo stesso percorso di partecipazione attiva, a volte anche con palesi manifestazioni di contrarietà, che c’è stato sulla partita del gassificatore si ripeta anche per gli altri servizi. Basta con le speculazioni sulla pelle dei cittadini.

Marco Mainardi

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