Cocaina dall'Olanda importata da un'organizzazione criminale con ai vertici una banda di albanesi. La squadra mobile della questura di Bologna ha trasferito in carcere 8 tra italiani e albanesi accusati di associazione finalizzata al traffico di droga. Sono invece 48 gli indagati.
Il vertice dell'organizzazione riguarda due fratelli e un connazionale residenti a Santa Croce sull'Arno e Massa e Cozzile. A ogni viaggio loro, effettuato due o tre volte al mese, loro erano in grado di ottenere 10 kg di cocaina a volta in Olanda, al prezzo fluttuante tra i 24mila e i 30mila euro al kg, poi rivenduta tra i con un ricarico 3mila e i 10mila euro al chilo.
L'indagine ha identificato chi individuava le basi logistiche, chi trovava le auto da utilizzare per i trasporti, con doppifondi, e chi si occupava del trasferimento della droga in Italia.
La cocaina in Italia, prima dello smercio, veniva custodita in case distanti dalle dimore abituali dei capi dell'organizzazione. I tre al vertici avevano rapporti con due pregiudicati di Salerno appartenenti alla camorra, i quali venivano riforniti di cocaina per la rivendita nelle province di Salerno e Avellino.
Si pensa che la banda abbia portato in Italia circa 300 kg di cocaina dai Paesi Bassi. La polizia ha individuato anche un sistema che faceva riferimento alla cocaina con lettere collegate a numeri.
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