Palagi, Bundu, Cioni e Masi: "Multiutility: il PD non era un partito?"

Questo l'intervento di Dmitrij Palagi, Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) e Beatrice Cioni, Leonardo Masi (Buongiorno Empoli): "In questi anni il dibattito sulla Multiutility è avvenuto quasi esclusivamente nel perimetro degli amministratori locali. Adesso c’è un partito che ha l’ambizione di dare il suo contributo decisivo rispetto alle scelte strategiche per le nostre comunità".

"A dirlo è il Segretario regionale del Partito Democratico, in un'intervista di ieri al Tirreno. La frase ci sembra sbagliata per più ragioni. Per prima cosa cancella e rimuove le forze politiche della sinistra, i movimenti e i comitati, che invece hanno promosso un dibattito pubblico. Un vecchio vito del centrosinistra. Quello di provare a cancellare le istanze e le forze di sinistra, per mere ragioni di calcolo elettorale. Poi c'è un dato non marginale. Gli amministratori locali non sono del PD? A noi risulta di sì. Vale per il Comune di Firenze, il Comune di Empoli e la Regione Toscana. Quindi il Partito Democratico non era un Partito prima delle primarie? E non si riconosce nelle sue figure di governo?"

"A noi - hanno ripreso i quattro - fa solo piacere se si smantella quanto i consigli comunali hanno ribadito con le loro maggioranze anche recentemente. Anzi sulle mozioni presentate insieme al Movimento 5 Stelle i gruppi del PD ci hanno risposto che le cose non si potevano cambiare. Ora il PD dice di voler cambiare. Non ci sottraiamo alla discussione, ma ci sembra che si stia continuando a pensare la politica come gestione del potere in mano a poche persone. Come se tutto si esaurisse nello scontro tra correnti di una sola organizzazione".

"Il Partito Democratico non era un partito e ora lo vuole diventare? Non è un problema nostro, ma vogliamo ricordare che i partiti riconoscono il ruolo dei consigli comunali, non solo degli esecutivi. Provino a essere coerenti dove hanno figure elette, visto che poi chiedono i voti..." hanno concluso.

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