Anche quest’anno la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) apre la stagione primaverile – estiva dedicando il mese di aprile all'iniziativa "Girovagare per natura" in cui le persone sono accompagnate a “perdersi” in natura, recuperando il piacere di godersi l'inaspettato, la scoperta, la sorpresa che i luoghi naturali sempre ci riservano.
L’evento della Lipu, giunto alla sua seconda edizione è dedicato, per un intero mese, alle passeggiate nella natura senza una meta precisa, col preciso intento di sollevarci dagli obblighi che spesso pervadono, a tutti i livelli, la vita quotidiana di adulti e bambini.
A Pistoia ci ritroveremo sabato 22 aprile, alle ore 10,all’inizio della ciclabile lungo la Brana, in via dei Macelli , per una passeggiata sulle tracce degli aironi cenerini che la utilizzano per cercare cibo. Li seguiremo fino alla Fortezza di Santa Barbara al cui interno, sugli alti alberi di cedro , da alcuni anni hanno localizzato la loro “garzaia”, cioè l’insieme dei nidi in cui allevano, in colonia, i loro piccoli.
E’ questa, della Fortezza, una peculiarità di Pistoia che ospita una delle poche “garzaie” urbane toscane.
Al suo interno ci sarà, dalle 9 alle 12, la possibilità di osservare i nidi a distanza di sicurezza con i cannocchiali messi a disposizione dai volontari e, chi lo preferirà, potrà recarsi direttamente lì, senza partecipare alla passeggiata.
Partecipando all’evento il pubblico avrà l’occasione di sperimentare una pratica già largamente diffusa nei Paesi del nord Europa, abituati a frequentare, senza vincoli, la natura, potendo godere di essa : il "Friluftsliv", ossia "Il piacere di vivere all'aria aperta".
La natura, infatti, è il luogo ideale dove riposarsi, contemplare la biodiversità e il paesaggio che ci circonda, e dimenticare gli obblighi di produttività ed efficienza che causano alti livelli di stress e danni alla salute.
Muoversi in natura riduce lo stress, rilassa il sistema nervoso e muscolare e, come dimostrato da alcuni studi, stimola la creatività.
“La natura, poi, insegna ad accettare gli imprevisti, riscoprire il piacere della lentezza, valorizzare il silenzio che ci circonda.
E ciò crea un legame profondo e un senso di responsabilità verso la natura, aumentando così la voglia di proteggerla”.
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