Dopo otto anni di chiusura e abbandono l’ex camping Michelangelo rinasce come giardino per i residenti grazie a un progetto da 900 mila euro di fondi europei React approvato dalla giunta comunale su proposta dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio.
"L’area è stata per anni chiusa ai cittadini - afferma l’assessore Giorgio -: prima perché campeggio e poi perché abbandonata. Tra pochi mesi avremo invece un nuovo grande giardino in uno dei luoghi più suggestivi della città e in una zona dove il verde pubblico non turistico è scarso. Ci saranno aree gioco per i più piccoli, spazi meditativi, luoghi per l’aggregazione e per ospitare cultura e sarà garantita a tutti l’accessibilità con nuovi percorsi pedonali".
"Vogliamo che il verde sia sempre più uno spazio da vivere nei quartieri, specie nelle zone dove il verde pubblico è più carente - continua -. Per questo grazie ai fondi del React abbiamo progettato interventi in grado di potenziare parchi e giardini, di aprirne di nuovi come in questo caso, di migliorare quelli dei quartieri della città a partire dalle zone periferiche ma anche in aree di grande pregio come questa che finalmente torneranno alla cittadinanza del quartiere. Ho presentato il progetto qualche giorno fa in un’assemblea con i cittadini di San Niccolò: abbiamo garantito che lo spazio sarà uno spazio di prossimità venendo incontro alle loro richieste. In una zona che è sovraffollata di turisti potrà quindi essere un’oasi verde pubblica per il quartiere così come lo sarà il giardino della Carraia, anch’esso oggetto di importanti lavori nei prossimi mesi".
L’area si trova a sud del centro storico di Firenze, oltre la riva sinistra dell’Arno, sulla collina di San Miniato. Fino al 2015 l’attività del campeggio è rimasta viva costituendo un punto di interesse turistico estremamente particolare dato che godeva di una posizione vicinissima al centro storico e di una suggestiva vista panoramica sulla città.
L’intera area ha una superficie di circa quattro ettari e si estende dalla parte più elevata su Viale Michelangiolo scendendo fino alla parte più bassa adiacente a Via dei Bastioni, confinante con il Giardino dell’Iris.
Il progetto si pone l’obiettivo principale di conservare il “carattere” del luogo e recuperare il più possibile gli elementi architettonici e vegetali presenti così da valorizzare ciò che è esistente e cercare di preservarne la memoria storica aggiungendovi elementi naturali e arredi in grado di offrire una fruizione piena per tutte e per tutti.
Il giardino sarà diviso in più zone funzionali: è prevista un'area di sosta attrezzata per i picnic, varie zone relax attrezzate per una fruizione del parco come luogo di lettura o ritrovo, e l’“anfiteatro” per ospitare letture e eventi culturali. In quest’area saranno realizzati manufatti in legno, semplici sedute rialzate a vari livelli, per creare zone di relax. Sarà predisposta anche un’area giochi per bambini che sarà poi dotata anche di giochi inclusivi.
Il progetto prevede inoltre di recuperare il più possibile il disegno dei percorsi attualmente esistenti ed implementarli con nuovi tracciati coerenti con le nuove funzioni di parco cittadino. Tutti i sentieri saranno quindi recuperati con materiale naturale mentre per superare le pendenze e permetterne la fruibilità a tutti saranno realizzati percorsi a pendenza leggera che costeggeranno il giardino dal fondo fino alla sommità.
È prevista la riorganizzazione degli ingressi al parco aggiungendo a quelli già esistenti l’accesso da viale Poggi e uno pedonale da viale Michelangiolo, oltre alla possibilità di aprirne altri per facilitare una riconnessione con il Giardino dell’Iris. Contestualmente verrà realizzata una nuova recinzione di confine con rete metallica, a fianco della quale verranno messe a dimora piante arbustive per mitigarne l’impatto visivo.
Importanti anche gli interventi sugli alberi: verrà preservato l’enorme uliveto composto da circa 700 piante che una volta riaperto il parco potranno essere messe a disposizione di scuole, associazioni e cittadini del quartiere con un patto di collaborazione perché siano curate e messe in produzione. Sarà recuperato il verde presente, sistemati i terrazzamenti, le staccionate e i muretti, le ex piazzole delimitate da allori e prunus lusitanica e saranno realizzate nuove siepi. Queste ultime definiranno o completeranno i vari ambiti del giardino, come ad esempio l’area situata nella parte bassa del versante, in cui si richiamerà il tema del ‘labirinto’. Si prevede inoltre una zona in cui inserire geometrie disegnate con strisce di graminacee per rievocare l’aspetto tipico della coltura promiscua delle vecchie campagne toscane.
Il progetto si completa dal punto di vista impiantistico con la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia necessario per i primi anni per l’attecchimento dei nuovi arbusti ed alberi, oltre alla predisposizione dell’impianto di illuminazione.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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