Quest’anno, per la prima volta, nell’Empolese Valdelsa i lavoratori di Alia non potranno festeggiare il Primo Maggio perché l’azienda ha deciso di mettere in servizio l’organico completo. Cosa che tra l’altro l’azienda vorrebbe ripetere anche in occasione del Natale.
Le RSU FP CGIL di Alia considerano grave questa scelta che lede il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici non solo di godere di un giorno festivo, ma anche di partecipare alle tante iniziative organizzate sul territorio per festeggiare il Primo Maggio, a partire dal corteo di Empoli. Le RSU FP CGIL di Alia chiedono all’azienda di rivedere i propri programmi, limitando l’attività ai minimi indifferibili e non effettuando il porta a porta come già avviene in altri territori.
Secondo il coordinatore CGIL Empolese Valdelsa, Gianluca Lacoppola, il Primo Maggio dovrebbe essere un giorno di festa e di rivendicazione dei diritti di chi lavora e non è accettabile che venga considerato un normale giorno di lavoro. La CGIL è al fianco dei lavoratori, della RSU e della categoria nel chiedere una marcia indietro da parte di Alia. Già in altri settori, come il commercio, viviamo il fatto di lavoratori e lavoratrici messi in servizio il Primo Maggio e siamo impegnati per tenere chiusi quelle attività. Il fatto che anche Alia vada in questa direzione è un ulteriore motivo di preoccupazione.
Fonte: Cgil Empolese Valdelsa
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