“La situazione è buona, le cose qui stanno funzionando bene. Il Pnrr qui in Toscana non prevede grandi opere, ha un livello di caduta su vari comuni e territori, è molto articolato e questo è un bene: sono al momento 6,6 miliardi che si rivolgono a piccole e medie opere, un volano che distribuisce lavoro e produzione in modo molto diffuso sulla nostra regione”. Eugenio Giani parla ai giornalisti convocati per fare il punto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza nella sala Esposizioni di palazzo Strozzi Sacrati; in platea Francesco Gazzetti, presidente della commissione Europa del Consiglio regionale rappresentata anche dalla vice presidente segretaria Anna Paris: presto Giani s’incontrerà con l’organismo consiliare per approfondire vari aspetti del Piano in Toscana.
“La Regione svolge un’attività di monitoraggio e controllo” ricorda il presidente: il Piano si articola su bandi a livello nazionale o anche con negoziazioni che si aprono a livello regionale ma sempre su indicazione nazionale; i bandi escono continuamente, visto che al momento solo una parte delle risorse del Pnrr è stata messa a bando.
Dei 6,6 miliardi di investimenti attivati in Toscana il contributo diretto dal Pnrr è di 5,6 miliardi (i restanti da altri fondi integrativi), per un un totale di 5920 interventi sul territorio, articolati tra Comuni, Province, Enti di gestione delle acque, Asl e Università, Consorzi di bonifica, la Regione stessa. Giani si dice convinto che “il 90 per cento dei progetti arriverà a conclusione nel 2026. Al momento vedo avviate in modo irreversibile poco più il 60 per cento di queste opere, molti di questi iter sono in fase di progettazione e non poteva essere altrimenti, bisogna rispettare le leggi”.In primo piano il check per il 31 marzo svolto dagli uffici regionali, numeri e tabelle alla mano che Giani scorre coi giornalisti.
Per la Missione 1 - Digitalizzazione, cultura e imprese - 1,3 miliardi (di cui 1,1 dal Pnrr) per 3mila interventi; Missione 2 - Ambiente, agricoltura e mobilità sostenibile -, 2 miliardi (di cui 1,6 dal Pnrr) per 806 interventi; Missione 3 - Ferrovie e porti - , 600 milioni di cui 460 dal Pnrr per 26 interventi; Missione 4 - Istruzione e ricerca -, 1 miliardo di cui 985 milioni dal Pnrr per 987 interventi; la Missione 5 - Lavoro, sport e coesione territoriale -, 1 miliardo di cui 890 milioni dal Pnrr per 774 interventi; Missione 6 - Sanità e sociale – con 570 milioni interamente coperti dal Pnrr a cui sono stati aggiunti ulteriori 32 milioni di risorse regionali per 326 interventi.
Nell’elenco dei progetti anche lo stadio Franchi di Firenze – nella Missione 1 – a proposito del quale Giani cita le posizioni a livello nazionale del Ministro Abodi e del Ministro Fitto: “Sono convinto che il progetto andrà avanti”. I 370 milioni per la tramvia – Missione 2 – verso Bagno a Ripoli e Campi; la graduatoria regionale per l’assegnazione di 17,5 milioni a progetti per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Gli interventi su ferrovie e porti – Missione 3 –, tra cui circa 99 milioni sulla Pistoia-Lucca, 48,6 milioni sulla Stazione Belfiore e con gli interventi (16 milioni per l’elettrificazione) sui Porti di Livorno, Piombino e Portoferraio; 55 milioni per la strada di accesso a Piombino, ulteriori 29,5 per la banchine dell’area passeggeri a Livorno. Nella Missione 4 ci sono gli oltre 500 milioni per le scuole, mentre la Toscana è tra le prime regioni a livello nazionale per il collocamento lavorativo grazie al Programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) e i 680 milioni per il mondo universitario. Nella Missione 5 ci sono gli interventi urbanistici sulle città e le aree interne (380 milioni per le 117 progetti di rigenerazione urbana) , come pure le risorse per fragili e vulnerabili (oltre 91 milioni). Per la sanità ai 570 milioni interamente coperti dal Pnrr si aggiungeranno 32 milioni di risorse regionali, per la medicina territoriale (Giani cita l’ultima casa di comunità inaugurata, a Ponte Buggianese); i 24 ospedali di ospedali di comunità (quasi 70 milioni); 22 milioni per acquisto di macchinari, 10 milioni per i porgetti di ricerca in sanità; oltre 2 milioni per finanziare borse di studio. Una menzione particolare poi sugli interventi sulle Scotte per le importanti opere di ristrutturazione edilizia.
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