C'è fermento a Empoli, all'Itis Ferraris Brunelleschi. Ragazzi e ragazze, assieme ai genitori, hanno fatto sentire la propria voce contro la preside Grazia Mazzoni. La dirigente scolastica ha deciso di rispondere, lo ha fatto a ventiquattro ore dalla protesta e con un comunicato stampa in cui è entrata nel merito della questione dello spazio negato per l'assemblea, senza toccare gli altri temi.
Nella protesta "si fa riferimento alla legittima richiesta degli studenti di svolgere assemblea in presenza, e in luogo che contenga in sicurezza il più ampio numero dei partecipanti, come è loro diritto". Mazzoni scrive che "purtroppo, questo luogo nella scuola non c'è: si intende cioè dire che non vi è uno spazio, un'aula, un atrio che possa consentire l'accesso e la permanenza contemporanei a oltre 1000 studenti".
"A questa scuola non risulta pervenuta indicazione dal Comune di spazi con queste caratteristiche e con dotazione di vigilanza: non va infatti dimenticato che il dirigente scolastico non può obbligare i docenti a recarsi altrove rispetto ai locali scolastici, per svolgere tale vigilanza, come dovere di legge, durante l'assemblea. In caso di disponibilità di luoghi (es. palestre e simili), servirebbe allora la dotazione anche di personale della polizia municipale, o analogo, al fine di svolgere tale vigilanza. Fatto sta che la protesta degli studenti è giusta, fondata, legittima" prosegue la dirigente.
Ancora Mazzoni: "Perciò la scuola si impegna a risolvere la problematica, nei limiti degli spazi che troverà, affinché la prossima assemblea possa svolgersi in presenza, con vigilanza e garantendo la possibilità agli studenti tutti di partecipare. L'impegno è preso, e sperando anche nell'ausilio da parte del Comune, esso sarà mantenuto".
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