"Esperienza unica per Niccolò": come una gita scolastica rallegra la vita

Dopo gli anni del Covid, una semplice gita scolastica può aiutare a fare del bene. Ce lo raccontano i genitori di Niccolò Carrai, giovane con la sindrome di Pitt-Hopkins che studia a Empoli al Virgilio e frequenta la quinta del Liceo. Coi compagni e le compagne è andato a Berlino, in Germania, un'esperienza importante. Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della gita con le voci di chi è stato al suo fianco in questi giorni.

Il racconto dei genitori

Un’esperienza unica, un bel ricordo che durerà tutta la vita del nostro Nik: la gita a Berlino di 6 giorni con i compagni del quinto anno di IIS Virgilio di Empoli. Ci voleva proprio questa vacanza: tutti ne avevano una gran voglia, ragazzi e professori e anche noi genitori dopo tre anni di astinenza forzata da qualsiasi esperienza extra scolastica per l’emergenza Covid.

Soltanto l’anno scorso Niccolò ha affrontato una uscita didattica a Siena di mezza giornata, un tempo sicuramente ristretto ma sicuramente importante come occasione per mettersi alla prova con i compagni e il personale docente in un contesto extra scolastico. Molto semplicemente, le esperienze di prendere un mezzo di trasporto e pranzare fuori sono state elementi importanti andate decisamente a buon fine.

Ad ottobre di questo anno è stata fatta una gita trekking di una intera giornata a Val di Sole a Marzabotto: Niccolò si è messo alla prova superando di gran lunga ogni aspettativa. Accompagnato a turno dal gruppo dei ragazzi, docenti e dall’operatrice ha camminato moltissimo anche su terreni accidentati in discesa e salita.

Queste due esperienze hanno evidenziato la grande soddisfazione di Niccolò e di tutti gli altri nel constatare che a volte i limiti sono soltanto di chi non osa.

A fronte di uscite brevi, organizzare un viaggio di istruzione di più giorni certo non è cosa semplice quando in classe c’è un ragazzo con delle abilità diverse con sindrome di Pitt-Hopkins che richiedono un importante supporto assistenziale per ogni azione quotidiana ma soprattutto con grosse difficoltà di adattamento ai contesti nuovi. Quando il consiglio di classe propose la gita a Berlino, noi genitori vedemmo subito questa esperienza come una importante opportunità di socializzazione e integrazione per nostro figlio, benché consci di quanto sarebbe stato difficile organizzare un viaggio così impegnativo senza la nostra presenza.

Ormai da diverso tempo facciamo fare a Niccolò esperienze di uscite di più giorni senza noi genitori proprio per “allenare” un graduale e fisiologico distacco. D’altra parte non mancano certo le gite familiari in cui godersi il nostro reciproco affetto e allora ben vengano queste occasioni! Il rapporto di Niccolò con i propri pari è da sempre una bellissima opportunità di crescita reciproca, ancor più quando la presenza dell’adulto si fa più trasparente in modo da massimizzare la relazione diretta tra i ragazzi.

La scuola si è subito adoperata per venire incontro alle necessità di Niccolò, dalla scelta dell’albergo accessibile, al reperimento dell’autobus con la sponda per salire agevolmente anche in sedia a rotelle. Ma l’impegno più importante è stato nell’individuare il team di persone che dovevano prendersi cura di Niccolò per la sua gestione a 360 gradi nelle 24 ore. Niccolò non ha un linguaggio verbale, ha bisogno di supporto per la cura completa della sua persona compresa l’alimentazione. Deve inoltre assumere farmaci per alcune patologie, tra cui non per ultima l’insonnia.

Hanno accompagnato Niccolò la professoressa Francesca Calugi e l’operatrice socio sanitaria Katiuscia Muccillo che fin da subito si sono adoperate per acquisire tutte le informazioni utili per dargli l’assistenza necessaria. Oltre ad altri momenti di confronto per telefono e in videoconferenza si sono rese disponibili a venire a cena a casa nostra per capire come somministrare sia il cibo che i farmaci e come e quando coricarlo. Tutto questo per curare al meglio ogni minimo dettaglio del programma in modo da prevenire quelle circostanze che rendono Niccolò più vulnerabile e quindi più difficilmente gestibile.

Senza che la scuola ce lo chiedesse, come famiglia, abbiamo ritenuto opportuno seguire la gita con un nostro mezzo ma senza farci mai vedere da nostro figlio in modo da essere prontamente disponibili in caso di bisogno.

Finalmente il 20 febbraio alle 5 di mattina si parte e l’emozione è veramente tanta. Salutiamo Niccolò, i ragazzi, i professori e i due angeli custodi che si prenderanno cura di nostro figlio.

Il periodo di ambientamento alla nuova situazione è durato diversi giorni nei quali Niccolò ha concentrato tutte le sue attenzioni a ciò che era attorno a lui, cose e persone. Si è sempre goduto la gita insieme ai compagni di classe andando con loro a visitare musei e monumenti vari.

Niccolò è stato molto bravo perché in pochi giorni è riuscito ad ambientarsi in un contesto assai ricco di stimoli e di esperienze nuove per lui. Non sono mancati momenti in cui faceva veramente fatica soprattutto quando i ritmi della giornata diventavano serrati e non erano compatibili con i suoi tempi di ambientamento. In questi momenti più difficili è stato fondamentale l’intervento delle sue accompagnatrici per ristabilire il suo delicato equilibrio emotivo. Hanno sempre cercato di rassicurarlo con gesti affettuosi e, quando è stato necessario, sono sempre riuscite a trovare l’ambiente più adatto per allentare lo stato d’ansia o per farlo mangiare più in tranquillità.

Dopo questa esperienza conclusasi positivamente possiamo dire che Niccolò è pronto per affrontare tante altre avventure, ma questo vale anche per tanti ragazzi che come lui hanno delle abilità diverse. Cogliamo l’occasione per ringraziare questa scuola che si è adoperata per sviluppare questo progetto dai presupposti difficili e complessi ma soprattutto per averlo portato a termine insieme a noi genitori costruendo una bellissima alleanza. Il nostro grazie va in modo particolare alla dirigente Alberti, i professori Calugi, Cribari, Giannini, Bartolotti, Cei, e all’operatrice Muccillo della cooperativa Geos oltre a tutto il consiglio di classe dalla V CL che ha accompagnato Niccolò in questi 5 anni. Il nostro grazie va anche alle persone che il primo anno ci hanno incoraggiato a scegliere questa scuola per nostro figlio, ricordiamo il prof. Marinelli (dirigente) e il prof. Pampaloni (funzione strumentale) in primis che, pur dicendoci che la loro scuola poteva non essere adatta alle esigenze di nostro figlio comunque ci misero a disposizione tutto quello che avevano per esempio proponendoci una sorta di alternanza tra i vari indirizzi (artistico e linguistico) per calibrare al meglio l’offerta formativa sui bisogni specifici di Niccolò.

Parla Francesca Calugi, insegnante di sostegno

“Ma davvero te la senti di farlo?”, “Sei proprio sicura di andare?”, “È una responsabilità enorme”: ebbene sì, me la sentivo ed ero sicura di andare. Indubbiamente emozionata e al contempo preoccupata prima di partire, non ho mai dubitato che alla fine Niccolò ce la l’avrebbe fatta ad affrontare e viversi appieno la gita, e noi con lui. Ero pronta a prendermi questa responsabilità anche perché sapevo di non essere da sola: io e l’operatrice siamo riuscite a creare una grande squadra e i genitori ci hanno sempre dato massima fiducia e supporto.

Vivere questa esperienza e contribuire alla sua organizzazione mi ha fatto imparare molto, e proprio Niccolò mi ha dato una grande opportunità di crescita, sia umana che professionale. Fermarsi, osservare, ascoltare l’altro, aprirsi a lui e affidarsi alla sua guida: l’intenzionalità comunicativa e l’affetto di Niccolò sono fortissimi, per cui anche nei momenti più difficili siamo riusciti a ritrovare la strada.

Da insegnante di sostegno considero questo un grande obiettivo raggiunto per il Liceo Virgilio di Empoli: la partecipazione al viaggio d’istruzione è l’apice del processo di inclusione degli studenti con disabilità, perciò sono profondamente felice e soddisfatta di aver contribuito con la mia azione a rendere concreto, in tutta la sua potenza, il vero diritto all’istruzione.

Le parole di Katiuscia Muccillo, coop Geos

Niccolò ha arricchito la mia vita, le mie giornate… con un gesto, con uno sguardo, un sorriso o una stretta di mano, è riuscito a cambiare le mie giornate e a mostrarmi il suo affetto.

Il mio operato vuol essere agente di cambiamento, è volto ad attuare degli interventi a favore di persone che si trovano in una situazione di difficoltà, un sostegno per la persona e per i suoi familiari, al fine di garantire anche a loro una vita più serena, uno scambio reciproco di bene.

Questa è la missione che ho l'opportunità di mettere in atto grazie alla cooperativa Geos con la quale lavoro da diversi anni.

Le dichiarazioni della V°CL

E’ stato un piacere accompagnare Nik in questa nuova esperienza! Nuova per lui ma anche per noi. Inizialmente, non sapevamo cosa aspettarci da un viaggio così lungo e impegnativo come una gita di sei giorni all’estero. Ma giorno dopo giorno, vivendola e guardando il bellissimo lavoro delle operatrici che Nik aveva sempre al suo fianco, pronte ad aiutarlo in caso di bisogno, abbiamo realizzato che qualsiasi cosa è veramente possibile. Anche se non è stato sempre facile affrontare l’intero viaggio, alla fine ne siamo tornati tutti contenti, perché come in tutte le montagne da oltrepassare, c’è sempre una salita bella tosta e faticosa da scalare ma poi ci aspetta una discesa più tranquilla e che soprattutto dona soddisfazione, orgoglio e felicità. Ci rimarrà per sempre nel cuore: la prima, ultima e unica gita della VC linguistico. Siamo grati per aver condiviso il viaggio di classe con Nik e per la volontà della sua famiglia che ha permesso a Nik di seguirci fino a Berlino; un’iniziativa da portare avanti e che fa crescere. Noi siamo fieri di aver visto Nik trovarsi davanti ad un’altra avventura e portarla a casa con il sorriso.

L'amica Sofia Ugolini, della IV°F

“Conosco Niccolò da molti anni, ma non avevo mai trascorso molto tempo con lui.

Quando ho saputo della sua partecipazione alla gita sono stata molto felice. Niccolò è un ragazzo molto dolce e, a suo modo, riesce a trasmettere felicità alle persone che gli sono vicine.

Durante il viaggio abbiamo passato molto tempo insieme, nei musei, in giro a visitare i monumenti ed anche in pullman dove ho avuto la possibilità di conoscerlo meglio e percepire delle belle emozioni che mi trasmetteva.

Ognuno a modo proprio ha molto da dare agli altri se gli altri sono propensi ad accogliere, ed in questo caso sono tornata dalla gita arricchita dalla sua presenza.”

Le parole di Giulia Vignozzi, della IV°F

Non conoscevo Niccolò prima del viaggio a Berlino, ma sono contenta che anche lui abbia partecipato. Sono felice, perché come me ha potuto visitare magnifici posti e fare nuove esperienze. Spero che questo viaggio gli abbia regalato tanto e che sia stato contento di aver passato quei momenti con me e gli altri.

 

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