Un sabato sui generis, quello di stamattina a Empoli in via Bonistallo, davanti all’Itis Ferrari Brunelleschi. Dalle 8, studenti e genitori hanno partecipato a un presidio per manifestare la loro protesta contro la dirigente scolastica, Grazia Mazzoni. Presente anche Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio comunale, che ha parlato con gli studenti.
“Gli studenti hanno organizzato la manifestazione a causa degli ormai forti disagi causati dalla dirigente” racconta una mamma. “Da quando si è insediata nel 2021, gli studenti ancora non hanno potuto fare un’assemblea di istituto. L’anno scorso, magari, potevano sussistere problemi legati alla pandemia, ma una volta risolti i ragazzi hanno provato a varie volte a richiedere l’autorizzazione, ma la preside non ha mai concesso l’assenso.
Alla prima richiesta la preside aveva risposto di allestire un’assemblea online, ma ovviamente si trattava di una soluzione impossibile visto che avrebbero dovuto partecipare oltre 1500 ragazzi. La seconda richiesta ha ottenuto come risposta che, per un’assemblea in presenza, non esistevano locali adeguati. Alla terza e-mail inviata alla dirigente dagli studenti, nella quale veniva specificato che il Comune di Empoli avrebbe messo a disposizione locali adatti, i rappresentanti degli studenti si sono visti opporre una replica molto stizzita da parte della dirigente. Inoltre, è stata fornita come motivazione del diniego l’assenza di professori disponibili ad accompagnare i ragazzi, requisito che nelle assemblee – ribadisce la donna – non è previsto dallo Statuto dello studente né da altri statuti.
Ad oggi – prosegue la mamma dello studente empolese –, dall’inizio dell’anno scolastico 2021-2022, ancora non è stata concessa la possibilità di svolgere un’assemblea studentesca. I ragazzi e noi genitori siamo preoccupati per la riduzione degli spazi democratici e di confronto tra gli studenti. Dopo le chiusure imposte dal Covid, i giovani hanno bisogno di riappropriarsi dei loro spazi di socializzazione”.
La mamma dello studente aggiunge che oltre 60 docenti, sia in quest’anno scolastico che in quello 2021-2022, hanno richiesto il trasferimento. “Persino insegnanti che lavoravano in istituto da oltre 15 anni, segno di un malcontento generale. Tra l’altro, persino per noi genitori è difficile ottenere un confronto adeguato con lei”.
La protesta, infine, ha riguardato anche l'interruzione del corso di teatro, che andava avanti da anni.
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