“Anthologica” è la mostra personale di uno dei più famosi illustratori italiani contemporanei, Emiliano Ponzi, che ha conquistato il mondo con le sue cover poetiche dei romanzi di Bukowsky, le illustrazioni per The New York Times e le immagini per brand come Moleskine.
Per raccogliere la sua intera produzione non basterebbe un palazzo intero, per questo i curatori Federico Cano Correa, fondatore della Galleria Caracol, e Stefano Cipolla, art director de L’Espresso, definiscono la mostra “un’antologica riassunta” che offre però uno sguardo il più esaustivo possibile sul percorso di Emiliano Ponzi degli ultimi anni.
La sua produzione artistica è straordinariamente vasta e attraversa indistintamente tutti i settori della comunicazione visiva, dall’illustrazione editoriale alla pubblicità, dall’animazione alla realtà virtuale. Il suo segno è riconosciuto in tutto il mondo, apprezzato e pubblicato dai maggiori giornali e brand internazionali. Per “Anthologica” sono stati selezionati da questo infinito archivio circa 30 lavori realizzati per diversi committenti: illustrazioni per magazine, copertine di libri, libri che ha realizzato lui stesso come autore, manifesti e pubblicità per brand internazionali. Ognuno di questi settori della comunicazione visiva ha le sue regole: Ponzi le conosce e le domina tutte, piegandole alla sua arte grafica concettuale. In mostra le tavole estrapolate dai libri personali di Emiliano, The Great New York Subway Map, edito dal MoMa di New York, le copertine per Feltrinelli ed Einaudi, le illustrazioni per The New Yorker, The New York Times, Repubblica, le immagini commissionate da brand come Moleskine, Barilla, Coop, i manifesti del 2022 per Il Salone Internazionale del Libro di Torino e Il Salone del Mobile.
Emiliano Ponzi «è un autore – spiegano i curatori Federico Cano Correa e Stefano Cipolla – che pretende moltissimo in primis da sé stesso, che non si accontenta mai, che è alla continua ricerca del miglior linguaggio visivo possibile, in costante tensione verso una perfezione stilistica che sa bene non esistere, ma il quale esercizio gli permette di mantenere l’asticella dell’eccellenza sempre bene alzata».
L’illustrazione per i giornali (quotidiani o magazine) è stata la palestra creativa in cui Emiliano Ponzi si è formato. Commissioni settimanali per La Repubblica o per Le Monde, immagini da creare all’ultimo minuto per The New Yorker o per The New York Times hanno dato vita all’immaginario dell’artista in modo indelebile. Sulle pagine di queste pubblicazioni sono nati la sua famosa palette cromatica e i tagli compositivi, ispirazioni studiate e inseguite da tutta una nuova generazione di illustratori. Linee sobrie, tinte soft e idee sempre geniali caratterizzano le sue copertine, come quelle realizzate per Feltrinelli dedicate ai classici di Charles Bukowsky, che nel 2013 vinsero la prestigiosa medaglia d’oro della Society of Illustrator.
Ma Emiliano Ponzi raccoglie anche l’eredità dei grandi “cartellonisti” italiani, da Dudovich a Cappiello, da Depero fino a Lorenzo Mattotti. Spoglia la sua arte dai mille particolari che lo hanno reso uno dei maggiori illustratori editoriali al mondo e sintetizza lo stile in un linguaggio diverso ma sempre riconoscibile. Abbina perfettamente una composizione impeccabile di design a un’arte pittorica e grafica eccezionale: ogni immagine convive in piena sintonia con il lettering della manifestazione per cui è stata creata. Il Premio Strega, il Salone del libro di Torino, il Salone del Mobile di Milano, il Festival del cinema di Annecy sono alcuni degli eventi i cui manifesti sono stati realizzati da Emiliano Ponzi.
L’artista ha firmato anche il visual di Pensavo Peccioli 2023, la terza edizione, in programma dal 17 al 19 marzo, che si è conclusa con 10mila presenze e tanti incontri sold out.
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