Ex Gkn, domani manifestazione e Firenze

Il sostegno alla lotta del Collettivo di Fabbrica ex Gkn è oramai un'onda inarrestabile. Hanno superato quota 200 le adesioni di associazioni ed organizzazioni, tra cui tra cui la Federazione nazionale della Stampa italiana, l'Associazione Stampa Toscana e Medicina Democratica e si è andati oltre 330 le adesioni individuali all'appello di solidarietà e che ha visto aggiungersi nomi come quello del filosofo Miguel Benasayag, del direttore di Oxfam Italia Roberto Barbieri, del professor Giovanni Dosi della Scuola Superiore Sant'Anna e di don Massimo Biancalani della Comunità di Vicofaro.

Queste le dichiarazioni dei rappresentanti del Collettivo di Fabbrica ex Gkn.

Degna di nota è la lettera aperta a tutti i credenti scritta dal cappellano del carcere di Sollicciano don Vincenzo Russo, per esortarli a mobilitarsi, a prendere parte, a non voltarsi dall'altra parte: "Come è possibile [...] potersi annoverare tra i credenti e poi, più o meno direttamente, essere persone che operano negando giustizia, ostacolando diritti, togliendo futuro, pronti a sacrificare agli idoli della ricchezza e del potere la vita degli altri, particolarmente dei più deboli?". Così scrive Don Vincenzo nella lettera, nella quale ricorda il suo impegno a fianco degli operai della GKN fin dall'inizio: "Cosa siamo disposti a fare come Chiesa, come comunità credente? Quanto va accadendo per la fabbrica di Campi Bisenzio sta succedendo in molte parti. [...] Io non ho dubbi rispetto a con chi stare. Ho scelto, da sempre, coloro che il mondo bistratta e ignora, ho scelto coloro che pagano per i fini di pochi. Ho scelto loro perché ho scelto Dio".

Molte sono le realtà politiche e partitiche che, nonostante abbiano dato il loro supporto alla mobilitazione già dalla prima ora, hanno scelto di lasciare inizialmente spazio agli esponenti e alle realtà del mondo della cultura, dello spettacolo e dell'associazionismo.
L'RSU ex Gkn: "al di là delle sentenze e delle ragioni che ci arrivano dai tribunali, la nostra legittimità arriva dal territorio. Il numero delle adesioni, l'eterogeneità dei mondi che rappresentano, mostrano come la lotta per Gkn sia la lotta di tutte e di tutti, e di come la fabbrica di Campi Bisenzio sia in tutto e per tutto integrata con il territorio. Con la mobilitazione di sabato rompiamo l'assedio e costruiamo tutte e tutti assieme il nostro futuro".

Un futuro che mette radici anche grazie al sostegno crescente che passa dalla campagna di crowdfunding che, in una sola settimana, è stata in grado di raccogliere oltre 23mila euro in vista del primo obiettivo di 75mila euro, necessario per il lancio della prima fase della reindustrializzazione verso una campagna di Equity Crowdfunding più strutturata dopo l'estate, e che si ritiene verrà raggiunto e superato in breve tempo.

“La situazione dei lavoratori di QF, ex GKN, è molto grave, da ottobre senza stipendio e senza avere nessuna prospettiva sul loro futuro occupazionale. Il Ministro e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono scomparsi, dopo il tavolo del 2 marzo scorso, siamo ancora in attesa di una risposta su un percorso per il rilancio industriale ed occupazionale. Da ultimo, il decreto del Ministero del Lavoro in merito alla cassa integrazione copre i costi aziendali, da gennaio 2022 ad ottobre 2022, ma non dà risposte ai lavoratori, e risulta contrario anche all’accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio del 2022 dal Mise e dal Ministero del Lavoro".

Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia

"Gli ammortizzatori sociali sono strumenti di politica attiva a sostegno del reddito dei lavoratori, per questo abbiamo chiesto al Ministero che il decreto dovesse coprire da ottobre 2022 a gennaio 2023 ed è il motivo per quale non abbiamo sottoscritto l’accordo ministeriale del 27 dicembre. I lavoratori della ex GKN sono abbandonati dalle Istituzioni e posti in bilico su un baratro dalle azioni irresponsabili di Borgomeo proprietario della QF, che da gennaio dello scorso anno ha solo saputo raccontare tante promesse senza nessuna azione concreta di rilancio e, da ultimo, ha messo in liquidazione l’azienda.

Domani, sabato 25 marzo, saremo in piazza a Firenze a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, il Governo ha il dovere di trovare una soluzione industriale per il futuro occupazionale di tutti i lavoratori ex GKN. Ribadiamo che QF va commissariata per dare corso al processo di scouting avviato dalla Regione Toscana, per valutare le manifestazioni di interesse depositate e i progetti presentati al Comitato di verifica e controllo”.

Anche Arci Firenze e Arci Nazionale aderiranno alla manifestazione nazionale di sabato 25 marzo a Firenze per la ex Gkn, l’azienda di Campi Bisenzio al centro di una dura vertenza, con 300 persone che non stanno ricevendo gli stipendi da mesi e il cui futuro è a forte rischio.

Scenderemo in piazza, in un corteo pacifico e colorato, per stare tutte e tutti al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Gkn che da più di un anno e mezzo resistono, a fianco del piano di reindustrializzazione dal basso, a fianco della prospettiva reale di cambiamento che questa lotta comporta.

Vogliamo esserci perché il tempo della pazienza è finito e la manifestazione di Firenze, come ricordato dal collettivo di fabbrica, dimostrerà che l’ex Gkn non si tocca e che la parola reindustrializzazione dovrà fare rima con responsabilità, equità e onestà. Con l’obiettivo di preservare una risorsa industriale.

L’Arci tutta, con i suoi circoli e Case del Popolo, ha sostenuto da subito la lotta dei lavoratori della ex Gkn mobilitando persone e coscienze, consapevoli che la loro battaglia è la nostra battaglia, politica e sociale, per contrastare un modello di sviluppo che non ci piace e non funziona più.

Oltre all'appello sottoscritto da centinaia di persone e 130 organizzazioni - tra loro Valerio Mastandrea, Ginevra Di Marco, Alessandro Barbero, Domenico De Masi, la Chiesa Valdese di Firenze, Legambiente Toscana, l'Associazione nazionale delle organizzazioni di commercio equo e solidale e molte RSU sindacali - sono già tantissime le adesioni alla manifestazione di Firenze, sostenuta anche dalla Cgil Toscana: Gad Lerner, Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Adriano Prosperi, Moni Ovadia, Irene Grandi.

Nel frattempo continua la raccolta fondi dell'iniziativa "GKN for Future", una campagna di crowdfunding sostenuta da Banca Etica, Arci e Fridays For Future Italia per progetti di reindustrializzazione dal basso, anche in autogestione cooperativa. A pochi giorni dal lancio la quota raccolta supera i 22 mila euro, un risultato importante visto il primo obiettivo minimo da raggiungere, di 75mila euro, che servirà a coprire le spese per la fondazione del nuovo soggetto industriale e per l’avvio dell’attività produttiva che prevederà la produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e cargo bike a ridotto impatto ecologico.

Questa prima fase del crowdfunding servirà a sostenere la capitalizzazione della nuova cooperativa da parte dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente in difficoltà e a coprire i costi della fase successiva di equity crowdfunding, che verrà lanciata dopo l’estate 2023 e si avvarrà dei piccoli, medi e grandi investimenti di chiunque vorrà scommettere sul piano di reindustrializzazione.

Saremo dunque in piazza a Firenze con i lavoratori e le lavoratrici Gkn per sostenere una lotta storica e per aprire un nuovo capitolo per il Collettivo di fabbrica e il territorio tutto.

La manifestazione partirà alle 14 dall’area ex Fiat di Novoli, all’incrocio tra viale Guidoni e via Forlanini, per arrivare ai Giardini della Fortezza da Basso. Concentramento dello spezzone Arci- Anpi: ore 13.30, di fronte al Circolo Arci Casa della Cultura e della Ricreazione, via Enrico Forlanini 164. Tutte le info: https://insorgiamo.org/info-25-marzo/

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