Da migrante a campione di pugilato, Alì Ndiaye si racconta a Empoli

Mi chiamo Mouhamed Ali è il libro che racconta la storia dell'omonimo campione di pugilato Alì Ndiaye, scritto con la collaborazione di Rita Coruzzi. La presentazione si terrà a Empoli domani alle 18.30 al Cenacolo degli Agostiniani grazie alla Pugilistica Sanseverino Scardigli di Empoli. Parteciperanno oltre agli autori l'assessore allo sport Fabrizio Biuzzi, la vice sindaco di Fucecchio Emma Donnini, il presidente della comunità senegalese di Empoli Mouhamed Niane e Dragan Lepei, sfidante al titolo italiano dei pesi supermedi.

Mouhamed Alì Ndiaye, soprannominato The Black Power, è nato e cresciuto in Senegal fino all’età di 21 anni. Per tre volte vince il campionato nazionale di pugilato. Arrivato in Italia nel 2000, irregolare fino al 2002, nel 2004 diventa Campione Italiano di pugilato, conseguendo negli anni successivi tutti i titoli più prestigiosi di quello sport. Per motivi di salute ha fatto l’ultimo incontro nel 2016. Operatore della Croce Rossa Italiana di Pisa, Vigile del Fuoco volontario, vive con la moglie e i tre figli a Pontedera. Mi chiamo Mouhamed Alì è il suo primo romanzo ma, soprattutto, è la sua storia.

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