Sono durati meno di due settimane gli arresti domiciliari disposti dal GIP di Siena, Jacopo Rocchi, nei confronti del promotore dell’associazione a delinquere che aveva creato un hub dell’immigrazione clandestina nel territorio senese.
In sede di esame del materiale cartaceo acquisito e di riscontri sul territorio, al fine di bloccare le posizioni delle badanti impiegate, i Finanzieri della Tenenza di Montepulciano hanno rilevato che la persona ritenuta a capo dell'associazione a delinquere, A.S. di 44 anni, originario della provincia di Napoli ma residente a Chianciano Terme, aveva violato le misure di divieto di comunicazione con persone diverse dai conviventi e dell'avvocato difensore. Aveva anche violato il sequestro delle quote societarie, con affidamento all'amministratore giudiziario. Infatti continuava la sua attività lavorativa come se l'operazione delle Fiamme gialle non fosse mai avvenuta.
All’indomani dell’esecuzione della misura l'uomo aveva emesso 4 fatture da 2.500 euro per l'attività svolta da alcune badanti verso degli anziani. In più durante i domiciliari aveva inviato una mail al commercialista della società chiedendo di licenziare oltre 150 persone e di assumerne una nuova. La mail ha portato alla richiesta di aggravamento della misura, ossia il trasferimento in carcere.
Il 18 marzo scorso è avvenuto il trasferimento nella casa circondariale di Siena.
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