Alival, a Ponte Buggianese c'è l'accordo per la ricollocazione dei 29 dipendenti

(foto da facebook)

Sette le aziende disponibili ad assumere. Fabiani: "Prosegue il lavoro per la reindustrializzazione del sito"


C'erano tutti a Ponte Buggianese (Pt) e in prima fila loro, i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali. E il sindaco, Nicola Tesi, cui va molto del merito di aver difeso il suo territorio; la Regione, con Valerio Fabiani e le strutture di Arti, che per offrire un futuro a tante famiglie si è schierata per un accordo innovativo; le aziende, sette, che si sono dette disponibili ad assumere. "Quello di oggi è un accordo di comunità, quella che ha risposto ai lavoratori di Alival. Adesso che a tutti loro è stata garantita una nuova chance, prosegue il lavoro per la reindustrializzazione del sito". Così Valerio Fabiani nella sala consiliare a Ponte Buggianese, dove il consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani richiama "il principio di responsabilità d'impresa: abbiamo chiesto e ottenuto da Lactalis un sostegno per la reindustrializzazione del sito che si appresta ad abbandonare. Nelle prossime settimane definiremo anche quell'accordo".

C’è voluto poco meno di un anno per mettere a regime la difesa dei posti di lavoro degli ex dipendenti dello stabilimento Alival di Ponte Buggianese, la società del gruppo Lactalis nota per per la produzione di mozzarelle. La decisione annunciata nell’aprile del 2022 di chiudere lo stabilimento e procedere ai licenziamenti forzosi (all’epoca 69 i dipendenti, ma bisogna considerare anche l’indotto assolutamente rilevante per l’intera Valdinievole), ha imposto la doppia necessità di difendere i posti di lavoro e il futuro industriale del sito. Oggi il primo obiettivo è sul tavolo, con l’impegno di sette aziende del territorio disponibili a valutare l’assunzione dei 29 dipendenti rimasti in carico alla Alival. Gli stessi 29 che sempre oggi, giovedì 16 marzo, hanno firmato la conciliazione in azienda per il licenziamento volontario e che accedono alle misure economiche previste dall'accordo sindacale.
Sull’altro versante, quello della reindustrializzazione, c’è l’impegno condiviso di proseguire il lavoro congiunto tra le parti al tavolo. Prosegue il confronto tra Regione e Lactalis.

Gli impegni istituzionali
La Regione mette a disposizione contributi ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori provenienti da licenziamenti collegati a crisi di particolare rilevanza, oltre a voucher aziendali per la riqualificazione professionale. Inoltre Arti si impegna a proseguire il lavoro di profilazione dei lavoratori ex Alival per favorire l’individuazione delle competenze utili alle aziende del territorio.

Le aziende disponibili ad assumere sono:
La Società Ecopol Spa, produzione di film idrosolubili e biodegradabili nelle unità produttive di Chiesina Uzzanese (Pt);
la Società Italpork s.r.l., settore della lavorazione e macellazione di bovini e suini nelle unità produttive di Buggiano (Pt));
la T Tecnica s.r.l., settore metalmeccanica industriale nelle unità produttive di Ponte Buggianese (Pt));
la Società S.A.TOS SPA, settore di commercio e produzione alimentare nella unità produttiva di Buggiano (Pt);
la Società Arbi Dario SPA, settore produzione e commercio alimentare nell’unità produttiva di Monsummano Terme (Pt));
Società Autocarrozzeria Buralli srl, settore metalmeccanico, nell’unità produttiva di Ponte Buggianese (Pt));
Conad Nord Ovest, disponibilità propria e dei propri associati presenti sui territori limitrofi a Ponte Buggianese (Pt)).

L'accordo è da considerarsi aperto e qualunque azienda può aderire, tanto che alcune società stanno aderendo ancora in queste ore.

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