Imprese al femminile, Masini (Confartigianato): "La Toscana arretra per colpa della crisi"

Le imprese a guida femminile sono una certezza del territorio fiorentino ma sono anche tra le più esposte alla crisi. “Le imprese femminili sono una componente essenziale del nostro territorio ma sono anche le meno strutturate, le più fragili, le più esposte perché attive in settori oggi più in difficoltà come il manifatturiero o energivore: il combinato di chiusure, guerra e crisi energetica, infatti, ci sta facendo fare dei passi indietro, erodendo una parte dei progressi, come purtroppo dimostrano i dati sulle chiusure”. È la riflessione di Costanza Masini, alla guida della storia Fornace Masini di Impruneta e presidente di Donne Impresa Confartigianato Firenze, analizzando i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato.

La Toscana – emerge dall’elaborazione – è una delle regioni dove le imprese a guida femminile sono di più ovvero 94.731, oltre la media nazionale (23,4 rispetto al totale contro 22% italiano), di queste oltre 8 mila sono guidate da giovani donne (circa il 9% del totale, in questo caso sotto media nazionale dell’11%). Tuttavia, le imprese guidate da giovani donne rappresentano quasi un terzo delle imprese giovanili. Firenze conferma questa tendenza con le oltre 20 mila imprese femminili attive. L’aspetto più preoccupante per la Toscana è il saldo negativo: al 31 dicembre 2022, sono oltre 600 le imprese in meno rispetto al 2019 e soprattutto oltre 1000 imprese guidate da giovani donne in meno. “E questo – aggiunge Masini – è l’aspetto più problematico perché stiamo perdendo le imprese più giovani e innovative”.

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