Impresa Donna Confesercenti: "Donne guidano la ripartenza di imprese e lavoro autonomo"

Ilaria Scarselli © Tommaso Gasperini

Le donne guidano la ripartenza delle imprese e del lavoro autonomo a livello nazionale. In media, nel 2022, le lavoratrici indipendenti sono aumentate di 48mila unità rispetto all’anno precedente: una crescita del +3%, oltre tre volte il +0,8% registrato dagli indipendenti uomini nello stesso periodo, anche se le donne costituiscono ancora solo il 31,2% dell’universo del lavoro autonomo. Così Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat nazionali. 

Secondo dati della CCIAA di Firenze l’imprenditoria femminile, nella città metropolitana e in Toscana, registra numeri relativi in costante, anche se modesto miglioramento, rispetto al totale delle imprese attive. All'interno della città metropolitana fiorentina sono 23.292 le imprese femminili registrate, di cui 20.174 attive. Se si confrontano le imprese attive a dicembre 2021 e dicembre 2022 si evidenzia una crescita delle imprese femminili (+0,3%). L’incidenza delle imprese femminili, rispetto al totale delle aziende, si attesta al 22,6%. Possiamo dire che, anche, nel nostro territorio le imprese al femminile tengono e guidano la ripartenza delle imprese e del lavoro autonomo. 

Sempre secondo dati della CCIAA di Firenze, il 23,1% delle imprese femminili è nel settore dei servizi alle imprese; mentre il 22,4% nel commercio, il 22% nel manifatturiero, il 12,9% in altri settori, il 6% nel turismo, il 5,4% nel settore agricolo, il 3,7% nelle assicurazioni e credito, il 3,6% nelle costruzioni e lo 0,7% nei trasporti e spedizioni.  

“Dopo il periodo drammatico della pandemia, le lavoratrici indipendenti hanno mostrato di saper ripartire ancora più velocemente dei colleghi uomini. Un segno chiaro della vitalità di imprenditrici e professioniste, anche se purtroppo sono meno di un terzo del totale: la parità è ancora lontana” commenta Ilaria Scarselli, Vice Presidente Confesercenti Firenze.

“Per questo è importante intervenire con misure di sostegno più incisive a favore di lavoratrici autonome, professioniste e piccole imprenditrici; formazione, competenze e  strumenti di welfare adeguati per raggiungere una reale e concreta parità di genere. Serve un quadro più organico ed efficace di incentivi a sostegno della diffusione dell’imprenditoria femminile e della conciliazione vita-lavoro. Il PNRR dedica al tema molta attenzione, individuando risorse per favorire l’imprenditorialità femminile: è importante però intensificare le azioni se realmente si vorrà addivenire ad una parità a 360 gradi. Un vantaggio per tutti: un Paese con una partecipazione paritaria al mondo del lavoro non è solo più equo, ma è anche più capace di crescere e produrre ricchezza. Non solo l’8 marzo bensì ogni giorno è necessario valorizzare e sostenere le imprese guidate da donne e l’occupazione femminile in generale”.

Fonte: Confesercenti Firenze - Ufficio Stampa

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