Nella notte tra il 7 e l'8 marzo del 1944, 5 cittadini vinciani e tre livornesi furono deportati a Mauthausen
Il Comune di Vinci ha ricordato la deportazione nel campo nazista di Mauthausen dei cittadini vinciani Spartaco Fedi, Renzo Gemignani, Gino Giacomelli, Vinicio Lorenzini, Angelo Masi, e di altri tre giovani di Livorno, Bruno e Francesco Domenichini, Bastiani Piero avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 marzo del 1944.
Durante la cerimonia è stata deposta una corona d'alloro al monumento in slargo Aldo Moro ed è stato osservato un minuto di raccoglimento dinanzi alle pietre d'inciampo poste in piazza Leonardo da Vinci, pietre che hanno proprio il fine di ricordare le vittime. In seguito è stata celebrata una messa in suffragio dei cittadini deportati. Tra i presenti il senatore Dario Parrini, il presidente del Consiglio comunale di Empoli Alessio Mantellassi, l'assessore del Comune di Montespertoli Daniela Di Lorenzo, le consigliere comunali di Vinci Maria Grazia Bindi e Paola Morini.
“L'8 marzo 1944 è una data molto triste per tutta la comunità di Vinci ed è importante mantenere il ricordo delle persone uccise dalla barbarie nazifascista, perché senza ricordare il passato è impossibile costruire un futuro degno – hanno detto il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia e l'assessore ai progetti di valorizzazione memoria storica e democratica Mila Chini -. Ricordiamo otto civili indifesi deportati a Mauthausen. Se noi oggi siamo qui, possiamo affermare i valori di libertà e democrazia è grazie a tutte queste persone che hanno sofferto, hanno combattuto fino all'ultimo per i propri ideali. Tanti, tantissimi, purtroppo non sono rientrati dai campi di concentramento. Ma tanto ci hanno insegnato e in questo momento ancor di più questa giornata è importante”.
Fonte: Comune di Vinci - Ufficio stampa
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