Deportati di Montelupo, giorni di memoria a scuola e non solo

Nella prossima settimana entreremo nel vivo delle iniziative in memoria della deportazione dell’8 marzo 1944 a Montelupo Fiorentino.

Un programma di attività che interesserà quasi una settimana e che porta a conclusione un lungo periodo, iniziato a gennaio e che ha coinvolto cittadini e studenti in collaborazione con ANED e ANPI e l’istituto comprensivo “Baccio da Montelupo”.

A questi appuntamenti le studentesse e gli studenti della scuola di Montelupo arriveranno dopo una serie di 9 incontri (della durata di 2 ore ciascuno) realizzati tra febbraio e i primi giorni di marzo, con i familiari dei deportati, l’ANED e la collaborazione del MMAB e, soprattutto, la disponibilità della scuola e del corpo docente. A questo si è aggiunta un bellissimo lavoro fatto da Santeramo in colle (BA) sulla deportazione e l’assassinio di Giuseppe Tangorra che lì ebbe i natali.

Si è trattato di incontri molto intensi e significativi che hanno riguardato tutte le 9 classi terze della scuola secondaria di primo grado (nelle quali saranno individuati gli studenti che parteciperanno al pellegrinaggio ai campi di sterminio nel mese di maggio).

Ogni classe ha incontrato un familiare diverso. In questo modo tutti hanno potuto raccontare la propria storia, per come la loro sensibilità personale gli consentiva ed è stata voce a chi fino ad oggi aveva avuto meno occasioni, per vari motivi, per parlare in pubblico e raccontarsi. Ne è venuto fuori un caleidoscopio in cui, se da un lato è emersa una ovvia uniformità in merito agli avvenimenti della deportazione e della tragedia vissuta, dall’altro sono emerse peculiarità delle singole storie e avvenimenti mai narrati.

Le testimonianze sono state precedute da un breve inquadramento storico nelle vicende più ampie della seconda guerra mondiale e dei fascismi.

Saranno poi gli studenti stessi, con il supporto fondamentale del corpo docente, a farsi a loro volta “storici” raccontando e narrando ai loro compagni le loro esperienze di ascolto, tutte diverse, che andranno così a ricostituire una narrazione generale del periodo.

Il programma delle celebrazioni parte martedì 7 Marzo, dalle ore 21,30: l’appuntamento è al cimitero del capoluogo (via Malmantile) per deporre una corona di fiori al cippo dedicato ai deportati. Da lì alla luce delle fiaccole, insieme ai familiari dei poveri innocenti, ascolteremo alle 22 il suono delle campane della Pieve, e delle Chiese dell’Ambrogiana e di Fibbiana, ora nella quale iniziarono gli arresti dei cittadini poi deportati nei campi di concentramento.

Mercoledì 8 marzo, alle ore 11 presso l’auditorium della scuola, sito in via Caverni 165, la compagnia “La Conchiglia di Santiago”, rappresenterà per le scuole lo spettacolo dedicato a Carlo Castellani “Anna Frank giocava al calcio. Carlo Castellani bomber dell’Empoli” di Andrea Mancini, da un’idea di Gianluca Rosucci, con Sefora Cassaro e Jacopo Yahya alla chitarra classica, regia di Andrea Mancini.

Giovedì 9 marzo, alle ore 18 presso il MMAB (Piazza Vittorio Veneto, 11) il giornalista Nicola Coccia presenterà il suo ultimo libro “Strage al Masso delle Fate: “Una linea ferroviaria e una fabbrica di esplosivi. Vasco Pratolini attore e giornalista pagato con buoni pasto. Bruno Fanciullacci, il gappista più ricercato, e l’uccisione di Giovanni Gentile. La cattura del famigerato Mario Carità e del suo degno allievo Pietro Koch. L’ospitale casa di Ottone Rosai. Vite e fatti che si intrecciano in una Firenze affamata d’arte, poesia e libertà. Quindici anni di interviste e ricerche fino al ritrovamento di un documento inedito all’Archivio centrale dello Stato”

Seguirà un buffet-apericena offerto a tutti i presenti.

A seguire, alle 21 proiezione del documentario “Come ladri nella notte” di Manfredi Urbini. Il documentario realizzato nel 2004 è oggi diventato esso stesso un documento storico importantissimo. Le interviste realizzate ai familiari e ai superstiti, oggi, per la maggior parte scomparsi fanno di questo lavoro un lascito fondamentale a dimostrazione che davvero la storia è un “continuo divenire” e che raccogliere le voci dei testimoni del passato è fondamentale per la trasmissione non solo della memoria ma anche e soprattutto della conoscenza storica.

Venerdì 9 marzo sarà la volta di un trekking della memoria aperto alla cittadinanza sui luoghi della deportazione. Il percorso è agevole e si tratterà di visitare i luoghi dove sono state apposte alcune pietre d’inciampo. Sono consigliate scarpe comode. Si prega di essere puntuali. Ritrovo di fronte al MMAB alle ore 15 con rientro alle 17:30.

Domenica 12 marzo sarà il momento delle commemorazioni istituzionali, con il seguente programma:

10.00 - Deposizione corona alla lapide in facciata al Municipio

11.00 - Messa in memoria dei deportati nella Pieve

12.00 - Deposizione corona al monumento ai caduti di piazza Matteotti

"Quanto accaduto l’8 marzo 1944 ha lasciato ferite ancora aperte nella nostra cittadina: lo testimoniano la difficoltà e il dolore che i familiari dei deportati ancora provano nel raccontare quei fatti lontani ormai quasi 80 anni. Ferite che dobbiamo curare delicatamente senza abbandonarle all’oblio ma, come nella tecnica ceramica giapponese del Kintsugi (arte delle preziose cicatrici), consegnandole alla storia: trovando grazie a loro la forza per costruire una nuova e duratura Pace sociale. Per questo invito tutti a partecipare attivamente alle iniziative organizzate, ringraziando infinitamente la scuola per il ruolo attivo che sempre esprime" afferma l’assessore alla memoria, Lorenzo Nesi.

 

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa

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